War Horse, una produzione teatrale del National Theatre di Londra. Regia di Marianne Elliott e Tom Morris. Tratto dal romanzo di Michael Morpurgo. Adattamento di Nick Stafford.Con le marionette della South Africa Handspring Puppet Company. Oggi 6 maggio 2014 nei cinema italiani a cura di Nexo Digital. Qui l’elenco dei cinema.
Qualcuno se lo ricorderà nella versione che ne diede in cinema tre anni fa Steven Spielberg. Però a vederlo a teatro, intendo in questo spettacolo trasmesso dal National Theatre di Londra, è diverso, e parecchio più interessante. Grazie a un’invenzione, nata da un’ineludibile necessità, che si fa valore aggiunto e dà a questo War Horse un sovrappiù visionario, di suggestivo e fantastico che il realismo del cinema non può trasmettere. In questa storia ,che è la meravigliosa e assai commovente, talvolta fino allo strazio, vicenda di un ragazzo di nome Albert e del suo cavallo Joey cui vuol più bene di ogni altra cosa al mondo, i cavalli ovvimente non esistono nella loro corporeità, nel loro esserre carne e ossa, sostituiti invece da cavalli-marionetta (e/o burattini) manovrati da visibili quanto strepitosi pupari. In nessun momento, dico mai, troviamo inattendibili o inadaguati questi animali-pupi che si lasciano ammirare, e amare, in modo travolgente dallo spettatore, e sono di una espressività che non sospetteresti. È quanto eleva questo spettacolo a qualcosa di imperdibile. Poi c’è il racconto, certo, una fiaba assai dolce e con tratti crudeli, con squarci sul massacro gigantesco della prima guerra mondiale.Un cavallo, a metà da corsa a metà da tiro – è la sua doppia genealogia, la doppia natura che diventerà uno dei nodi narrativi del testo – viene acquistato da un farmer inglese. La sua cura verrà afffidata al giovane figlio Albvert, e sarà da quel momento tra lui e Joey, così lo ha chiamato, un qualcosa di indistruttibile. Succederà di tutto. Joey rischierà la vita in una scommessa incautamente fatta dal suo padrone. Quando scoppia la grande guerra, verrà venduto all’insaputa di Albert a un ufficiale di cavalleria, e da lì cominceranno le sue disavventure attraverso i vari teatri di guerra. Finché Albert scapperà di casa e si arruolerà volontario per poterlo ritrovare. Portate i kleenex, nel finale si rischia di piangere a dirotto. Spettacolo magnificente, che va al di là del testo per diventare una stupefacente macchina scenica dominata dalle sagome degli animali-marionetta, presenze totemiche ora minacciose ora amiche. Una realizazione che è diventato uno degli spettacoli-simbolo del National Thatre, in scena da anni con immenso successo, esportato anche a Broadway. Non perdetevelo, e, ebbene sì, portateci anche i ragazzini.