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Solo quelli che accusano se stessi possono condannare. Parte 2.

Creato il 15 luglio 2015 da Greysis
Solo quelli che accusano se stessi possono condannare. Parte 2. Sat Nam bello essere!

Che importa se un altro pensa che i tuoi doni sono inutili e senza nessun valore?

C'è una parte nella sua mente che si unisce a quella tua per ringraziarti. Che importa se i tuoi regali sembrano di essere stati uno spreco e non hanno fatto nulla di buono? Perché sono ricevuti lì dove sono stati dati.

Attraverso il tuo ringraziamento sono accettati universalmente e il Proprio Cuore di Dio li riconosce con gratitudine. Li toglieresti a loro quando Egli gli ha così accettati con tanta gratitudine?

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Solo quelli che accusano se stessi possono condannare. Parte 2.
Capitolo 31.  La visione finale. III-Quelli che accusano se stessi. AudioPdf. 4. Ma è il corpo quello che è il prigioniero, non la mente. Il corpo non ha pensieri. Non ha la capacità di imparare, perdonare o schiavizzare. Non dà ordini a cui la mente debba obbedire, né fissa condizioni che questa debba obbedire. Il corpo mantiene in carcere solo la mente che è disposta ad abitare in esso. Si ammala eseguendo l'ordine della mente che vuole essere la sua prigioniera. E invecchia e muore, perché la mente è malata. L'apprendimento è l'unica cosa che può portare avanti il cambiamento. Il corpo quindi, al quale non è possibile imparare, non potrebbe mai cambiare a meno che la mente preferisca che quello cambiasse il suo aspetto per adattare lo scopo che lei gli ha dato. Perché la mente può imparare, ed è in essa che si verifica ogni modifica.
Solo quelli che accusano se stessi possono condannare. Parte 2.
5. La mente che considera se stessa un peccato ha un solo proposito: che il corpo sia la fonte di peccato, perché la tenga in carcere, il quale essa stessa ha scelto e sorveglia e dove mantiene se stessa separata, prigioniera dei cani rabbiosi dell'odio e del male, dalla malattia e dall'attacco, dal dolore e dalla vecchiaia, dall'angoscia e dalla sofferenza, perché è qui che sono conservati i pensieri di sacrificio, perché è lì che il senso di colpa prevale e dove ordina al mondo di essere tale come è essa stessa: un luogo dove nessuno può trovare misericordia, o dove nessuno può sopravvivere alle devastazioni della paura se non attraverso l'omicidio e la morte. Perché lì tu diventi un peccato, e il peccato non può abitare lì dove abita la gioia e la libertà, perché sono i suoi nemici e devono essere distrutti. Il peccato è conservato attraverso la morte, e coloro che credono di essere un peccato non possono che morire a causa di ciò in cui credono.

Solo quelli che accusano se stessi possono condannare. Parte 1. Grazie bellissimo essere per essere presente nella mia vita e per leggere i miei post. Pioggia di benedizioni e abbondanza. Ti amo. Tu sei me e io sono te. Namastè.GoogleTutti post del corso di miracoli

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