Da Stampa Libera:
Il solstizio d’inverno è alle porte. Per le culture antiche rappresenta un momento di morte e rinascita in cui l’ombra sembra trionfare sulla luce, ma proprio nel solstizio d’inverno c’è il seme per il solstizio d’estate dove sarà il sole a trionfare. Quando tutto sembra perduto è possibile scoprire che la luce ha qualcosa in serbo per noi.
Il 21 dicembre di ogni anno si celebra la ricorrenza del solstizio d’inverno, il momento in cui il sole raggiunge il punto più meridionale nella sua orbita apparente rispetto alla Terra, il momento in cui le giornate sono più brevi e le notti più lunghe, l’ombra sembra trionfare sulla luce. Nelle culture e nelle tradizioni dell’antichità, il solstizio d’inverno segna la fine di un anno e l’inizio di quello successivo, un momento di morte e rinascita in cui l’ombra sembra trionfare nei confronti della luce.Nel solstizio d’inverno, nel momento del buio, c’è il seme per il solstizio d’estate, il momento in cui sarà invece la luce a trionfare. Da sempre questo è il giorno che celebra la festa del sole. Il cristianesimo ha annacquato questa ricorrenza suddividendola in più fasi: Natale il 25 dicembre, Capodanno il 31 dicembre, l’Epifania il 6 gennaio.