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I lavoratori dipendenti e i pensionati reclamano stipendi e pensioni adeguati al costo della vita in ottemperanza, se non altro, alle sentenze della Corte Costituzionale che hanno stigmatizzato la perdita del potere d’acquisto delle retribuzioni! Ma il “premier senza voto” vede solo la sua ripresa! Studenti, genitori e insegnanti reclamano la buona scuola. Ma il “premier senza voto” vede la ripresa! Medici, infermieri e malati stanno tutti insieme su una barca che solo la loro buona volontà riesce a tenere a galla. Ma il “premier senza voto” vede la ripresa! Poliziotti e carabinieri sono rimasti senza benzina e con i giubbotti anti proiettili scaduti. Ma il “premier senza voto” vede la ripresa! Tribunali, uffici pubblici e ministeri sono sommersi dalle scartoffie e uscirne fuori da vivi è un miracolo. Ma il “premier senza voto” vede la ripresa! La disoccupazione giovanile è in netto aumento e i 50enni che perdono il posto di lavoro sono in preoccupante crescita. Ma il “premier senza voto” vede la ripresa! Le attività commerciali e i pubblici esercizi continuano a chiudere da Nord a Sud, lasciando i centri urbani in un avanzato stato di "desertificazione". Ogni giorno, in media, per 114 negozi che aprono, altri 190 hanno gettano la spugna, con un'emorragia di 76 esercizi commerciali. Ma il “premier senza voto” vede la ripresa! Il settore immobiliare, nonostante il calo prezzo di affitti e vendite, è fermo: nessuno compra e nessuno vende. Ma il “premier senza voto” vede la ripresa! A questo punto vogliamo conoscere il nome del suo oculista! Ma non è una questione di diottrie. Questa è l'Italia di Renzi. Le previsioni di crescita, le iniezioni di fiducia e di ottimismo veicolate nel mantra dell'Italia che riparte non hanno funzionato. E’ tutto da rifare.