Somali in bilico: chiedono certezze e assistenza

Una ventina di somali che vivono ad Alessandria. Una piccola comunità di persone conosciute, che da anni vivono e lavorano tra di noi. Tutti hanno in tasca un permesso di soggiorno per asilo politico o per protezione sussidiaria vista la situazione del Corno d’Africa. Proprio dal problema del rinnovo dei documenti scaduti è iniziata la loro denuncia. La situazione politica ancora poco stabile del paese d’origine – tra Somalia e Somaliland o Somalia Britannica le controversie sono più che mai aperte – rende il permesso di soggiorno non ancora automatico. Ad alcuni è stato detto di procurarsi il passaporto somalo, ad altri è stato ritirato, ad altri ancora è stato spiegato che il Governo italiano ha riconosciuto il Governo somalo e che quindi non gli verrà più rinnovato il permesso di soggiorno. Ad assistere i somali alessandrini ci pensano gli avvocati dello sportello legale del laboratorio sociale (ex caserma dei Vigili del Fuoco) che richiederanno un incontro con l’ufficio immigrazione della questura di Alessandria per uniformare l’interpretazione del diritto internazionale.

Ma i problemi dei somali non sono finiti. Si lamentano di essere stati lasciati soli dalle istituzioni e di essere stati così costretti a lavori “in nero” e a stipendi al limite della povertà.