E’ cominciato in questi giorni, e non sarà breve, il viaggio del ministro degli Affari Esteri somalo, signora Yusuf Haji Aadan, per tentare di recuperare, per vie diplomatiche, beni e conti bancari appartenenti al Paese, congelati dai governi stranieri nelle loro rispettive sedi e banche d’affari.
Tra i Paesi oggetto di visita è inclusa ovviamente anche l’Italia.
Ma le tappe più interessanti riguardano sopratutto gli Emirati Arabi Uniti, la Gran Bretagna e la Svizzera(Lugano).
Nell’insieme si tratta, quanto a denaro sottratto illegalmente al popolo somalo durante gli anni del caos istituzionale, dopo la fine del regime di Siad Barre nel 1991, di somme abbastanza consistenti. E altrettanto dicasi per le proprietà immobiliari, quasi sempre di pregio e poi mezzi militari come navi e aerei.
Tutto questo, a operazione terminata, potrebbe portare ossigeno sufficiente alla neo-nata Repubblica somala e alla sua gente, per un cammino di rinascita agevole, atteso ormai da troppo tempo.
Secondo calcoli di esperti dell'Onu, inclusi i membri degli ultimi governi in carica nonché, assieme a loro e in diverse circostanze, anche i cosiddetti "signori della guerra", la sola sottrazione illecita di denaro pubblico sarebbe addirittura qualcosa di pari al 70% delle entrate.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)