La notizia riguarda l'ultima esplosione di violenza nelle strade di Mogadiscio, quella che ormai è solo un simulacro di città. Più città fantasma che agglomerato umano.
L'OMS,l'Organizzazione Mondiale della Sanità, denuncia che nel solo mese di maggio, data degli scontri, a Mogadiscio, sono stati ricoverati negli ospedali cittadini, gravemente feriti, oltre 700 bambini.
La tipologia delle ferite è in prevalenza quella da lacerazione da proiettile, ustioni gravi, lesioni da esplosioni e ferimento causato da schegge impazzite.
L'età di questi piccoli feriti è compresa tra 0 e 5 anni.
E i dati del mese di maggio non sono che un piccolo stralcio di una contabilità dolorosa molto più ampia.
Perché il più delle volte più che di bimbi feriti si deve riferire di bambini uccisi durante i combattimenti e poco importa quale sia stata la modalità.
La zona nevralgica di Mogadiscio, dove i ferimenti di bambini si verificano più sovente, è quella intorno al mercato di Bakara, dove molti sfollati dai territori circostanti impraticabili si sono rifugiati.
Al di fuori dei bambini, dall'inizio dell'anno ad oggi, in circa 6 mesi, i feriti ricoverati negli ospedali di Mogadiscio sono, secondo dati accertati dall'OMS , 3900 persone, tutte abbastanza gravemente compromesse.
Per di più l'OMS denuncia che in trent'anni di guerra civile, in Somalia, l'intero sistema sanitario è stato devastato.
Quando si parla di ospedali somali bisogna pensare, infatti, che lì manca tutto quello che dovrebbe fare delle strutture in questione dei veri presidii sanitari.Dai disinfettanti alle garze sterili, alla comunissima ovatta, dal filo da sutura all'anestetico, fino ai rimedi medicinali più comuni.
E tutto ciò nella più completa indifferenza dell'opinione pubblica internazionale e di chi potrebbe politicamente intervenire per dire.... alt .
Basta.
E' troppo.
Troppe, in effetti, sono le guerre e le guerriglie dimenticate sul nostro pianeta... e intanto si muore o si vive malamente, perché i corpi sono compromessi da gravi ferite.
Quando poi le ferite non sono di natura psicologica e...allora ,sul serio, difficilmente guaribili.
E i pochi "samaritani", che pur ci sono,non sono certo sufficienti alla risoluzione del problema.
A cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)