In alcune zone della Somalia, dove un'infinita guerra civile mette a dura prova uomini e cose, è presente una siccità persistente, che desta notevoli preoccupazioni.
Ovviamente i nostri "media" non ne parlano.
L'allarme è stato lanciato dal coordinatore delle Nazioni Unite per gli Affari Umanitari, il quale ha chiesto ufficialmente che gli operatori delle organizzazioni umanitarie(ONG locali e non) possano accedere liberamente alle zone colpite per soccorrere gli abitanti.
Infatti, il funzionario- ONU, ha chiarito espressamente che le precipitazioni tipiche dell'ultima stagione delle piogge, che comprendono i mesi che vanno da ottobre a dicembre, in alcune zone del Paese sono state quasi completamente assenti.
E questo per tutta una serie di fenomeni metereologici, di cui è vittima comunque l'intero nostro pianeta da un po' di tempo a questa parte con pesanti ricadute specie sull'agricoltura e sull'allevamento del bestiame.
Le scarse fonti d'acqua si stanno così esaurendo, I capi di bestiame muoiono. I prezzi dei cereali sul mercato locale hanno subito un'impennata notevole. E continuano ancora a crescere giorno dopo giorno.
Conclusione?
Il"che fare", ben pensato, è di urgentissima risposta.
A meno che non si vuole assistere all'ennesima tragedia umanitaria,nei cui confronti l'uomo della strada, a casa nostra, sembra comunque essersi assuefatto.
E, ovviamente, non va per niente bene.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)