Come non bastassero le calamità legate ad un clima "pazzerello" ossia siccità, scarsi raccolti e morìa di bestiame, la Somalia rappresentata dal Governo federale di transizione(TFG) deve vedersela in questi giorni con il Putland.
Il governo autonomo di Garowe , infatti,ha lamentato nei giorni scorsi la propria mancanza di rappresentatività e consultazione nel processo di pace di Gibuti, avvenuto negli anni 2008-2009, che ha portato alla nascita del TFG, al quale il Putland non intende concedere un giorno di più nel mandato politico in scadenza nell'agosto di quest'anno.
Il Putland è la regione settentrionale semi-autonoma, nota sopratutto come mediatrice per il rilascio degli ostaggi occidentali con i pirati somali, razziatori di uomini e d'imbarcazioni lungo le coste prospicienti la Somalia.
E, sempre il Putland, intende contare e molto, in avvenire,, nell'area somala più di quanto non lo sia attualmente. Diciamo che nelle sue mosse c'è progettualità poltica in virtù di grossi appoggi fuori dall'Africa.
E ci sono buone aspettative.
Nel mentre però il fondamentalismo islamico non molla certo la presa nel Paese del Corno d'Africa.
E così nelle strade di Mogadiscio la guerriglia continua con nuovi feriti e nuovi morti , giorno dopo giorno,in una desolazione a dire poco spettrale.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)