Anno: 1993
Regia: Takeshi “Beat” Kitano
Interpreti principali: “Beat” Takeshi (Murakawa), Susumu Terajima (Ken), Ren Osugi (Katagiri), Masanobu Katsumura (Ryoji), Tetsu Watanabe (Uechi), Aya Kokumai (Miyuki)
Un tavolo da casinò, un croupier riordina i pezzi del gioco mentre un uomo elegante, dallo sguardo triste, lo osserva.
Nell’ufficio della piccola casa da gioco due uomini discutono: uno è il proprietario, l’altro è Murakawa, gangster di mezz’età dai modi pacati ma minacciosi.
Dopo un’animata discussione, Murakawa e il braccio destro Ken, l’uomo elegante visto prima, si dirigono alla base di zona, dove un luogotenente, Katagiri, perde le staffe al telefono con un “cliente” non pagante.
Più tardi, lo yakuza confida a Ken di voler lasciare la famiglia, dopo una vita ricca di denaro e di avventure, per godersi quello che gli resta da vivere.
Durante una cena in un locale, Murakawa viene incaricato, come ultima missione, di recarsi a Okinawa per sedare la faida di due famiglie locali: lo yakuza accetta volontariamente pur sentendo già puzza di trappola, visto che il viscido Takahashi, consigliere del capo, vorrebbe eliminarlo; accettata la missione, l’uomo segue il consigliere nel bagno dove lo pesta a sangue.Per concludere la serata, Murakawa e i suoi torturano e uccidono il proprietario della casa da gioco dell’inizio, che viene calato in mare legato al gancio di una gru, fino all’annegamento; in seguito, prima della partenza, il capo assegna dei giovani delinquenti al gruppo per fare da rinforzi.
Arrivati ad Okinawa, il gruppo viene accolto da Uechi, un vecchio e tranquillo gangster, e da Ryoji, un’imberbe testa calda col desiderio di entrare nei ranghi criminali; dopo un viaggio in pullman dall’aeroporto alla meta di destinazione, dei vecchi uffici in disuso, Murakawa e i suoi ricevono subito un saluto di benvenuto da una delle due famiglie: un colpo di pistola che infrange una delle finestre.
Decidendo di restituire il favore, Ryoji cerca di minare la base rivale con una rudimentale bomba (“è materiale americano, sicuro al 100%”, ribadisce il ragazzo) che non vuole saperne di esplodere; intanto, Murakawa parla con il capo di una delle due famiglie del posto che gli rivela che non ci sono faide in corso.
Il giorno seguente, un ordigno esplode nella base dei nostri, uccidendo sul colpo l’autista del pullman e un giovane cameriere che aveva insistito per unirsi al gruppo, e ai membri più scossi dall’attentato viene concesso di tornare a casa.
La sera, in un locale, un altro agguato improvviso fa due vittime, spingendo i superstiti ad andare fuori città, in una casetta vicino all’oceano, ritenuta più sicura; Uechi e Katagiri vanno a fare rifornimento di provviste, e Murakawa si prende beffe di Ken e Ryoji inscenando una roulette russa.
È notte e Murakawa si sveglia dopo aver sognato di essersi sparato alla tempia alla fine della roulette russa: uscito dalla casa, il gangster fredda un uomo che sta minacciando una ragazza, Miyuki, che viene subito accolta nel gruppo.
Al mattino, i rifugiati allestiscono un ring di sumo sulla sabbia, e i perdenti Ken e Ryoji vengono fatti muovere a saltelli come fossero omini di carta; la giornata passa con un giro in auto fatto dal protagonista insieme a Miyuki e una serata di scherzi con buche-trappola scavate nella sabbia.
L’indomani, durante un acquazzone, la ragazza si mostra nuda a Murakawa, mentre fuori dalla casa Ken e Ryoji cercano di sfruttare la pioggia, il meglio possibile, per farsi una doccia.
In serata, il gruppo gioca sparandosi addosso fuochi artificiali, ma la situazione rimane seria, visto che tutti i tentativi di contattare Takahashi per un chiarimento sono infruttuosi; Katagiri e Uechi si incontrano con uno dei capibanda del luogo, che gli rivela che il clan di Murakawa sta per essere bandito, e non appena i due se ne vanno il capo e quelli che sono con lui vengono uccisi a pistolettate.
L’omicida è un killer travestito da pescatore, inviato da Takahashi: il sicario riesce ad uccidere Ken mentre sta giocando in spiaggia con gli altri; amareggiato per la morte dell’amico, Murakawa si reca in un hotel del posto, uccidendo l’assassino e rapendo il consigliere in un agguato all’interno di un ascensore, pur al prezzo delle vite di Katagiri e Uechi.
Il gangster tortura Takahashi scoprendo che il boss lo ha messo in trappola per prendersi la sua zona di Tokyo (nonché inventando la storia della guerra dei due clan di Okinawa per distruggerne uno e prenderne il posto): Murakawa fa saltare in aria il consigliere, ma prima riesce a estorcergli il luogo dell’incontro di diversi membri di spicco delle famiglie, compreso il boss.
Salutata Miyuki con una lezione su come si usa un’arma da fuoco, lo yakuza arriva al luogo del rendez-vous e, con l’aiuto di Ryoji, stacca la corrente al salone dell’incontro, massacrando tutti a colpi di mitra.
Senza più niente per cui vivere, ma almeno avendo messo in salvo il ragazzo e Miyuki (che aspetta invano il ritorno dell’uomo), Murakawa si suicida in auto, sulla strada per la casa al mare, sparandosi un colpo alla tempia.
Francesco Massaccesi