Soncino, la piazza non si fa più per pochi soldi; la protesta: “Danno erariale”

Creato il 01 febbraio 2015 da Cremonademocratica @paolozignani

Se tu vivi a Gallignano in piazza non ci andrai mai: non esiste la piazza nel tuo paese e non te la costruiscono, soprattutto perché il Comune ha fatto un regalo all'impresario immobiliare, come spiega il consigliere comunale d'opposizione Valentina Lombardi: "La giunta Pedretti ha fatto il regalo di Natale al privato e ha deciso di non realizzare l'opera di compensazione chiedendo alla ditta meno soldi del dovuto: l'ipotesi è quella di danno erariale". Il presidente del consiglio comunale Tullio Fontanella, espresso dalla maggioranza, nel consiglio comunale di venerdì sera ha votato contro pur essendo sempre stato fedele alla linea del sindaco. L'opposizione è uscita dall'aula dopo le dichiarazioni di voto. E si aprono "scenari pericolosi, il Comune rinuncia a soldi pubblici che gli spettavano solo per favorire il privato". "Facendo così altrove si è arrivati alle mazzette". Invece della piazza di valore di 180mila euro, il Comune accetta soldi e un terreno da 80mila euro: l'opposizione accusa il Comune di averci rimesso 50mila euro, proprio in una frazione che è un serbatoio di voti e che risulterebbe penalizzata dalle promesse non mantenute.

E' così che Soncino vuole attrarre investitori nella sua frazione? Niente vitalità nel centro del paese, niente sala polifunzionale né rotatorie. Al crocevia fra i confini delle province di Bergamo, Brescia e Cremona le banche possono e vogliono finanziare, Soncino è uno dei borghi più belli e ricchi di storia tuttavia uno degli attori economici essenziali - il Comune - per l'opposizione però non dimostra forza: non fa che cedere alle richieste dei privati, questa è la critica, danneggiando se stesso e i cittadini.

Il piano di lottizzazione Borgo Nuovo nella frazione Gallignano risale al 2004, voluto dalla giunta Pisati ma modificato dall'amministrazione Pedretti, che dopo dieci anni, a causa delle divisioni del centrodestra, rischia ormai di perdere e non ha ancora un candidato sindaco da opporre a Giovanni Gabriele Moro del centrosinistra.

L'assessore Gabriele Gallina ha spiegato già da tempo che bisogna aiutare l'impresa Gallignano srl perché a causa della crisi economica non riesce più a costruire.

La ditta, come ha spiegato l'assessore Gallina, ha chiesto di non realizzare l'opera. Il Comune avrebbe potuto riscuotere la fidejussione e costruire la piazza o aiutare l'impresa, come ha deciso di fare accettando una compensazione economica. Inoltre gli abitanti di Gallignano "non vogliono la piazza". "Nemmeno erano stati consultati i cittadini dalla giunta Pisati": il vicesindaco Gallina attacca così l'amministrazione precedente, per lui sarebbe stata una piazza nel deserto. Sarebbe stato risolto un problema creato dall'ex sindaco Luigi Pisati. E Gallignano, un'altra volta, rimane senza le opere promesse.


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