Riceviamo e pubblichiamo l’ultima ricerca Demopolis per Otto e Mezzo. Il commento è a cura di Demopolis.
Il 45% degli italiani teme che i riflessi delle vicende giudiziarie di Berlusconi possano pesare sulla stabilità del nuovo Governo. Il Barometro Politico dell’Istituto Demopolis rileva intanto una ripresa della fiducia degli elettori nel fondatore del PDL.
Dopo aver toccato nel settembre scorso, con il 16%, il punto più basso nella fiducia dei cittadini, Silvio Berlusconi ha iniziato dal mese di dicembre un’azione di progressivo recupero di un consenso, che sembrava definitivamente compromesso. Pur lontano dal 56% del 2009, risale oggi nella fiducia degli elettori al 30%: il dato più alto rilevato negli ultimi due anni dal Barometro Politico dell’Istituto Demopolis. Evitata a fine febbraio la piena sconfitta elettorale a lungo temuta, dopo la recente conferma della condanna in appello per frode fiscale e la ripresa del “processo Ruby”, l’ex Premier è tornato ad attaccare quello che da sempre considera il suo vero nemico, la Magistratura milanese.
Secondo il sondaggio realizzato dall’Istituto Demopolis per il programma Otto e Mezzo, condotto su LA7 da Lilli Gruber, il processo Ruby continua a dividere gli italiani: se per un quarto una eventuale condanna potrebbe segnare la fine dell’esperienza politica del Cavaliere, il 23% lo ritiene ininfluente, immaginando che si concluderà senza danneggiare il fondatore del PDL. La maggioranza assoluta degli intervistati, il 52%, pensa che il processo appanni l’immagine di Berlusconi, senza però influire sul suo consenso politico.
“I dati – sostiene il direttore di Demopolis Pietro Vento – confermano una insuperata polarizzazione politica, che si estende al grado di fiducia che gli italiani ripongono nella Magistratura”. Dichiara di fidarsi della Magistratura il 48%, esprime poca fiducia il 43% degli intervistati. Le valutazioni di stima giungono dal 67% degli elettori di Centro Sinistra, ma crollano al 24% tra chi ha votato il Centro Destra.
Ben più trasversale appare tra gli italiani – secondo l’indagine di Demopolis – la consapevolezza di alcuni dei difetti che riguardano il sistema giudiziario nel suo insieme. Il problema principale, per il 76% degli italiani, resta la lentezza dei processi, soprattutto in campo civile. Ma sulla giustizia italiana pesano anche – nella percezione collettiva – la mancata certezza della pena e la frequenza di errori giudiziari. Solo al quarto posto, evidenziata dal 38%, la politicizzazione di alcuni magistrati.
Sia pur in tempi di pacificazione tra PD e PDL, il tema “giustizia” continua a dividere. Il 45% dei cittadini, intervistati dall’Istituto Demopolis, teme che i riflessi delle vicende giudiziarie di Berlusconi possano pesare sulla stabilità del Governo guidato da Enrico Letta.
Approfondimenti e metodologia su: www.demopolis.it
Nota informativa
L’indagine è stata condotta dall’11 al 13 maggio 2013 – per il programma Otto e Mezzo de LA7 – dall’Istituto Nazionale di Ricerche Demòpolis su un campione di 1.018 intervistati, rappresentativo dell’universo della popolazione italiana maggiorenne, stratificato per genere, età, ampiezza demografica del comune ed area geografica di residenza. Direzione di Pietro Vento, con la collaborazione di Giusy Montalbano e Maria Sabrina Titone. Supervisione della rilevazione con metodologia CATI-CAWI di Marco Tabacchi.