Buon San Valentino a tutti! (Lo dico per buona educazione, non perchè sono segretamente innamorato di voi). Anche questa settimana vi propongo un simpatico Sondaggio, per meglio comprendere i vostri gusti e le vostre preferenze e tarare il prossimo Concorso in base al vostro gradimento. Il tema della scorsa settimana era l'Ucronia, ma questa volta ci addentriamo in tematiche più specifiche. Conoscete tutti lo Steampunk, si? Ne abbiamo già parlato, ma ormai è talmente diffuso che ignorarlo diventa difficile. Per fare un rapido riassunto: lo Steampunk è un sottogenere della narrativa fantastica, ma anche una corrente estetica molto popolare, ed è caratterizzato dai seguenti elementi:
- Ambientazione simil-Vittoriana;
- Tecnologia retrofuturistica alimentata dal Vapore;
- Ingranaggi ovunque;
- Barbe e baffi eccezionali;
- Corsetti sexy;
- Automi;
- Occhialoni da pilota;
- Dirigibili.
"E a me checcacchio me ne frega a me? Io c'ho il Diesel!" direbbe Maccio Capatonda. Partiamo appunto dal Dieselpunk: a differenza del suo zietto a vapore, il Dieselpunk non parte da basi letterarie, ed è per questo ancora più sfuggente e difficile da inquadrare dal punto di vista estetico. Per rendere le cose più semplici possiamo vederla in questo modo: se lo Steampunk ingloba l'epoca Vittoriana e la Belle Epoque e sfiora la Grande Guerra, il DP fa sue la tecnologia e l'estetica del periodo tra le due Guerre Mondiali arrivando più o meno agli anni '50. Pertanto potremmo considerare come "Dieselpunk-Approved" i seguenti elementi:
- Tecnologia retrofuturistica pesantemente basata su combustibili fossili (tipo, Diesel);
- L'Art Deco;
- I pulp magazine;
- Abbigliamento militaresco "Nazi Style";
- Cinegiornali;
- Carri armati;
- La Golden Age dei fumetti di supereroi;
- Manifesti di propaganda bellica;
- Film noir;
- Occhialoni da motociclista;
- Divise militari sexy.
Seguendo la stessa linea di ragionamento, l'Atompunk è il passo successivo: si parte dagli anni '50, e si arriva grossomodo agli anni '70 (oppure addirittura agli anni '80, secondo alcune correnti di pensiero).
La differenza più sostanziale rispetto ai suoi predecessori, ovviamente, è la fonte di energia che permette incredibili sviluppi tecnologici. (In questo caso, sorpresa! l'energia nucleare) Tra le cose che possiamo buttare alla rinfusa dentro all'Atompunk troviamo:
- Tecnologia retrofuturistica basata sull'Atomo! Zapp!
- La Guerra Fredda;
- Paranoia diffusa;
- Paura dei Comunisti;
- L'epoca d'oro dei film di Fantascienza;
- Radiazioni;
- Pin-Ups ancora più sexy;
- La Silver Age dei fumetti di supereroi;
- Robot;
- Computer giganti;
- Razzi e spedizioni sulla Luna/Marte/altri pianeti;
- La Bomba Atomica.
Questo per dare un'inquadratura generale ai due sottogeneri; sicuramente avrò dimenticato qualcosa e me ne scuso in anticipo. Uff, che preambolo lungo! Abbiamo quindi tre differenti fonti di energia (Vapore, Diesel, e Atomo) con differenti estetiche e legate a doppio filo a diverse epoche storiche. Qual'è la vostra preferita? O per meglio dire, quale scegliereste per scrivere una storia? Il bianco vapore, l'infiammabile Diesel o l'instabile (ma potentissimo) atomo? Insomma, preferireste un concorso steampunk, uno dieselpunk o uno atompunk? Commentate qui sotto! E siccome sono bastardo dentro, lancio una nuova CATENA DI S. ANTONIO! I possessori di blog presenti sulla colonnina sulla destra sono gentilmente invitati a replicare e diffondere il sondaggio... e a coinvolgere qualche altra povera anima. Senza obblighi, ovvio. Riprendete il mio titolo, Sondaggio Energetico, ricordatevi di linkare il Minuetto Express,e poi sbizzarritevi! Più siamo e meglio è!
(NB: potete tranquillamente essere elastici e non rispettare i periodi che ho indicato. Non è che dagli anni '40 in poi non sia più possibile creare una storia steampunk. In qualche mondo alternativo il vapore potrebbe non essere mai stato sostituito da altre fonti, tanto per dire. Ve lo immaginate un atterraggio sulla Luna fatto con uno shuttle tutto ingranaggi e vapore?)
Wheeee!