di Ciuenlai
Adesso taroccano anche i commenti su sondaggi, probabilmente “taroccati”. Ci spiegano ogni giorno l’ovvio e cioè che il Pd aumenta e il Pdl è in caduta libera. Ci spiegano i dettagli, ma non la sostanza delle cose. I dati dei partiti si riferiscono ad un misero 30% del corpo elettorale. Per fare un esempio delle dimensioni catastrofiche della crisi delle forze politiche, i democratici con un trend vicino al 30%, valgono in realtà appena il 9% del corpo elettorale. Cioè non esiste in Italia un partito a due cifre. Allo stato attuale, facendo conto sulla proposta base di legge elettorale, una eventuale vittoria del centrosinistra che, superando il fatidico 40%, otterrebbe la maggioranza assoluta per effetto dell’incameramento del premio di maggioranza del 12,5%, rappresenterebbe in realtà poco più del 20% degli italiani. Perché la somma degli astenuti, degli indecisi, degli “antipolitici”, dei votanti passivi (bianche e nulle), supera e di gran lunga, in tutte le rilevazioni, la quota di 2 elettori su tre. E’ una imponente ribellione silenziosa, che aspetta ancora il suo “Godot” per diventare rumorosa.