Anne Rice, nata a New Orleans nel 1941, si è laureata in scienze politiche e letteratura inglese alla San Francisco State University. Ha ottenuto il successo internazionale con Intervista col vampiro, diventando un’autrice di culto della narrativa horror grazie a una straordinaria visionarietà che, unita alla capacità di cogliere gli aspetti sensuali delle emozioni, ha generato una nuova mitologia del vampiro, inedita incarnazione dell’intensità del dolore e delle esperienze di una vita perduta per sempre.
Sito dell’autrice: http://www.annerice.com/
Autore: Anne Rice
Serie: Songs of the Seraphim, 1
Edito da: Longanesi
Prezzo: 18,00 €
Genere: Adult Fantasy, Angeli, Paranormal Romance
Pagine: 350 p.
Voto:
Trama: Forse nemmeno lui ricorda più il suo vero nome, l’ha perso tanti anni fa insieme all’innocenza. Ora si fa chiamare Lucky the Fox, e il suo mestiere è uccidere su ordinazione. Un enorme dolore nel suo passato l’ha spinto su questa strada di disperazione, e uccidere è la sua sola missione. Ma in fondo al suo cuore è rimasto qualcosa del ragazzo che suonava divinamente il liuto e amava leggere Tommaso d’Aquino. E proprio il ricordo di quello che è stato e che avrebbe potuto essere manda in crisi Lucky the Fox e lo spinge al suicidio. Ma proprio quando tutto sembra perduto, entra in scena Malachia, il suo angelo custode, che gli offre una seconda possibilità: viaggiare nel tempo e salvare un’esistenza perduta del passato…
“La gente riesce a defraudarsi della salvezza con incredibile regolarità.”
Recensione:
by CriCra
Anne Rice è una delle donne più famose nello scrivere libri di genere fantasy sui vampiri, tra cui il celebre Intervista col vampiro da cui poi è stata tratta l’altrettanto conosciuta versione cinematografica.
Per essere del tutto sincera, fino ad oggi, anche a causa di mancanza di tempo, di questi suoi scritti non ne ho letti molti e quindi esprimo un giudizio su questo nuovo libro, che introduce una nuova serie, libera da pregiudizi ed aspettative dati dalle precedenti letture.
Questo nuovo libro mi ha incuriosito, in quanto parla di angeli e a scriverlo è una donna che ha pubblicamente dichiarato il suo abbandono del Cristianesimo (in particolare allontanandosi dalla Chiesa), descivendolo come troppo restrittivo su temi come il controllo delle nascite, l’omosessualità e la scienza, pur volendo rimanere fedele al Cristo.
Tornando a parlare del libro, all’inizio, forse perché scoraggiata dal ritrovarmi sotto gli occhi scene o concetti ripetitivi tanto da farmi perdere la concentrazione, mentre leggevo mi dicevo: “questo libro non mi sta piacendo, adesso lo abbandono”, ma poi, spinta dalla mia profonda convinzione che i libri vanno sempre letti fino alla fine, ho continuato a leggerlo, un po’ curiosa di vedere come sarebbe andata a finire la storia.
La storia è quella di un ragazzo, Toby, che durante la sua vita ne subisce davvero tante, una più dura e cruenta dell’altra, con pochissimi sprazzi di sole sparsi qua e là. Rimasto orfano del padre alcolizzato, Toby deve prendersi cura di sua madre, anche lei alcolizzata, e di suo fratello e sua sorella più piccoli. Una vita di sacrifici e di stenti, in cui la sua unica consolazione sembra essere la sua grande abilità nel suonare il liuto e cantare. Grazie a ciò, riesce a guadagnare qualcosa per vivere e cercare di non far mancare niente alla sua famiglia.
Un particolare che salta subito agli occhi è la consistente, per non dire quasi maniacale, descrizione di dettagli di tipo artistico, architettonico, visivo e fisico di ogni luogo, monumento e perfino stanza da lui visitata. Non vengono tralasciati neppure i dettagli di tipo uditivo, come i riferimenti musicali a Roy Orbison o alla famosa Sagra di primavera di Stravinskij.
Un giorno la madre compie una tragica azione che cambia la loro vita per sempre. Toby diventa un killer duro e spietato. Tuttavia, gli viene data la possibilità di redimersi da tutti i suoi peccati: l’angelo Malachia gli offre l’opportunità di compiere una buona azione, di poter salvare delle persone e salvare così anche se stesso.
Toby prenderà coscienza del suo io più profondo e, con un colpo di scena finale, verrà messo davanti ad una scoperta che cambierà la sua vita futura. Una scoperta che farà attendere con trepidazione l’appuntamento col successivo libro di questa nuova serie di Anne Rice.
Una storia puramente fantastica con riferimenti a fatti storici realmente accaduti, che porta ad una realtà finale: la redenzione, se la si vuole realmente, se la si cerca, se la si desidera, alla fine la si ottiene.