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“Sonno” di Haruki Murakami: il racconto di un incubo, illustrato da Kat Menschik

Creato il 15 gennaio 2015 da Alessiamocci

“Né mio marito né mio figlio hanno notato che la notte non chiudo occhio. Né io ho intenzione di parlargliene, mi direbbero subito di andare da un dottore. E invece io so bene che non servirebbe a nulla. Così me ne sto zitta. In questo senso è come all’epoca delle prima insonnia. Lo so e basta. Questa è una cosa che devo risolvere da sola. E così loro non sanno niente. La mia vita in apparenza non ha subito cambiamenti, è molto regolare e tranquilla.”

Vi siete mai domandati cosa accadrebbe se un giorno, improvvisamente, smetteste di dormire? Come muterebbe la vostra vita se neppure il sonno facesse più capolino nella vostra mente?

Questo è ciò che accade alla protagonista del racconto di Haruki Murakami intitolato “Sonno”, appartenente alla raccolta “L’elefante scomparso” (Einaudi, 2009), pubblicato singolarmente volume dall’Einaudi alla fine del 2014.

La particolarità del volumetto sta nell’essere correlata dalle splendide immagini di Kat Menschik, illustratrice tedesca e autrice di fumetti nata nel 1968 a Luckenwalde. I suoi disegni appaiono di frequente in importanti giornali e riviste come “Frankfurter Allgemeine Zeitung”, “Stern” e “Brigitte”.

Le utopiste immagini della Menschik si adattano alla perfezione con la visionarietà di Murakami e con la sua storia tanto paradossale quanto terrificante. La vicenda della trentenne giapponese si svolge nella sua mente, il lettore penetra in essa e scopre pagina dopo pagina quali possano essere le conseguenze del non dormire per tanto tempo, quali i pensieri che si generano da una simile situazione.

I meandri della psiche vengono ancora una volta scrutati dallo scrittore di Kyoto, il quale ha realizzato un racconto che sfocia per alcuni aspetti nel genere horror.

Perché “Sonno” è il racconto di un incubo, di un ossessione, è la visione della vita di una giovane ragazza costretta a dover riprogrammare la propria vita a causa di un disturbo solitamente valutato negativamente ma che lei si dimostra in grado di manovrare a proprio piacimento, fino a quando le sarà possibile.

Dopo il controverso successo de “L’incolore Tazaki Tsukuru” (Einaudi, 2014) questa è un’ottima lettura, nonostante la brevità, per gli amanti di Murakami.

Ed in attesa del prossimo romanzo presto sarà possibile leggere un  nuovo racconto, intitolato “Yesterday”, pubblicato nel giugno del 2014 sul The New Yorker e ancora inedito in Italia.

Per chi ha dimestichezza con l’inglese è in ogni caso possibile leggerlo in anteprima sul web nel sito Internet del periodico statunitense. Sarà ancora una volta l’Einaudi la casa editrice prescelta e l’argomento della narrazione verte sull’amicizia tra due ragazzi, Tanimura e Kitaru, il primo studente di letteratura all’Università, il secondo alle prese con gli esami di ammissione. Come si può facilmente evincere dal titolo, si tratta di una citazione dell’omonima celebre canzone dei Beatles, gruppo musicale molto amato da Murakami.

Quindi i lettori italiani dovranno attendere ancora un po’ e sperare anche in questo 2015 che Haruki Murakami possa ottenere il tanto ambito Nobel per la letteratura.

 

Written by Rebecca Mais

 


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