«Per l’Amor nostro vale un altro discorso e lo faremo. Forse. Ma se tutto non andasse così storto. Se Umberto Eco evitasse di andare a Gerusalemme per strafarsi di vodka, Gad di vivere di complessi e se Luca Cordero di Montezemolo ringraziasse finalmente il cielo per lo sproposito di soldi che gli danno, senza pretendere a tutti i costi un ruolo. Se Mauro riflettesse sull’eventualità che il terremoto in Nuova Zelanda possa essere attribuito a Berlusconi solo in parte, Mieli rilasciasse un’intervista ogni due anni, per chiedere scusa, invece che entro i soliti otto, e se Barbara Spinelli ci pensasse un po’ sopra, prima di strapparsi i capelli come una teenager per le vibrazioni regalatele da Vecchioni. Se l’opposizione la piantasse di confondere piazza San Giovanni con piazza Tahrir, Debora Serracchiani con Gerardo Chiaromonte, Marco Travaglio con Bob Woodward o Stefano Rodotà con Abramo Lincoln. E se infine anche buchi delle serrature fossero stretti come quelli dove entra una Yale, invece che larghi come quelli per le chiavone delle galere, allora vi piacerebbe eh, stronzi? P.s. In montagna è rimasto Panella. Sta pugnando? No. Sta sciando con una praticamente minorenne all’Alpe di Siusi. Giuro.» Andrea Marcenaro, Il Foglio 24 febbraio
Per il Pezzo di Merda Vostro vale un altro discorso, questo. Succinto, spietato. Voi lo sapete benissimo come ha costruito la sua fottuta ricchezza dalla quale voi pascete briciole. Voi sapete benissimo dei finanziamenti oscuri, delle concessioni illecite, del leccaculismo all'ombra del potere per diventare Potere, della corruzione comprovata per comprare il più grande gruppo editoriale d'Europa, dell'assurdo e illegale potere televisivo, del suo fare leggi pro domo sua, delle sue storture lessicali, del suo pensiero incrostato di luoghi comuni, del baciapilismo ecclesiale, dello stuolo di servi zelanti e non di pari che lo circonda.Ne siete cantori, benissimo, cazzi vostri e dei vostri stomaci inaciditi. Voi che considerate la vostra intelligenza inarrivabile, voi che sputtanate il senso stesso dell'essenza libertaria. Ascoltate come stanno le cose: se fosse per le vostre lodi elitarie e supponenti il caro Vostro Pezzo di Merda avrebbe lo zero virgola di consenso elettorale; e invece lo sapete benissimo di cosa si nutre il suo consenso, la sua fottutissima narrazione persuasiva come direbbe colui che quotidianamente prendete per il culo per farvi belli agli occhi del Politically Incorrect. In questi anni berlusconiani l'intelligenza fina, lo sguardo disincatato, l'ironia non sono mai state al potere; al potere c'è stato e c'è solo lo schiumare del risentimento di una parte politica che non ha definizione se non nella sconfitta di ogni definizione. Perché amando il vostro caro Pezzo di Merda voi non siete niente, nemmeno voi stessi, perché io casomai ho diritto (e il dovere) di rimproverare a Vecchioni di aver scritto una canzone loffia e a Eco di aver scritto un libro che non vale un cazzo. Lo so anch'io che se la fiducia al governo, invece che a dicembre, ci fosse stata un mese prima, a ridosso della trasmissione Vieni via con me, Berlusconi sarebbe stato sfiduciato. E ve lo dico fin d'ora, che più passa il tempo e più il vostro caro Pezzo di Merda riuscirà a coprire mediaticamente il fattaccio e la sua essenza di cui certo non può andare fiero. Ma in tutto questo, la vostra giustificazione di un potere da pezzi di merda vi getta in un profondo discredito, tale che voi non ne avete manco idea. E ancora a far battute sul sesso con una minorenne come se fosse poca cosa... Che testadicazzo di versionari: provateci a pagarne una e a chiamare i carabinieri poi per vedere cosa succede. Vi atteggiate a liberali all'ombra di un potere profondamente illiberale, perché per voi la libertà è qualcosa che non riguarda tutti, ma solo coloro che se la possono pagare.