Dicembre,erano mesi che non usciva il sole................<<Però stanno uscendo le pagelline.>>
Ah?
<<Scusa,non te lo ricordi? Poco prima delle vacanze di Natale c'è l'incontro scuola famiglia e le pagelline.>>E no che non ricordo,son passati secoli dall'ultimo scontro.
<<Incontro.>>
Fallo come vuoi,sempre cucuzza è.
Se c'è una cosa che proprio non mi manca del liceo è l'incontro scuola-famiglia.Quella calca per parlare con i professori,quei pomeriggi persi dietro ai propri genitori con lo scappellotto in fibrillazione qualora ci fossero brutte notizie,quel dover sorridere ai propri aguzzini,quel senso di solidarietà tra studenti che prima di allora non s'erano mai visti...no,non mi mancano i colloqui scuola-famiglia.Per di più in questo periodo.Che poi,diciamocelo; la pagellina prima delle vacanze natalizie va contro i diritti dell'uomo (o dello studente,fate voi).Infatti se tu,studente medio pronto a passare il tempo sui libri solo lo stretto necessario,hai anche un solo cinque in qualche materia, rischi il cazziatone "ma io ti mando a zappare la terra,così almeno fai qualcosa di utile".
E il cazziatone "ma io ecc ecc" presenta due tempi:
il primo a scuola, davanti a tutti i presenti,mentre il secondo a casa, perchè mamma riferisce tutto a papà (magari ingigantendo la cosa) rendendo partecipi anche i vicini di casa.
Ma,come si svolgono queste rese dei conti anche da me vissute e viste? I professori come giran i loro ditoni nelle piaghe degli alunni? E come si comportano i parenti venuti a sapere il responso finale?
Le scene son sempre le stesse pur avendo molteplici sfumature.
Per esempio,in tanti cercano di non far trapelare la notizia dell'imminente incontro. C'è chi non lo segna nel proprio diario,chi lo scrive ma non lo fa leggere a casa (così d'avere una scusa del tipo "ehh,ma io l'ho scritto,sei te che non hai guardato!") e chi,invece,da capocciate allo spigolo della cattedra per dimenticare l'informazione ottenuta,in modo da arrivare a casa con la mente sgombra da ogni pensiero.
Ed infatti,giunti a casa,succede l'impensabile;chi inizia a piangere appena varcata la soglia,chi scappa a casa della nonna per cercare conforto,chi entra con sguardo da cane bastonato con la speranza di ammansire i genitori....e c'è chi,di colpo,si tramuta in un/a figlio/a perfetto/a.
Un "volemose tutti bene" pieno di premure e attenzioni,sorrisi e lavoretti di casa svolti senza lagnarsi.
Ovviamente,di fronte a tale miracolo divino,i genitori si insospettiscono scoprendo subito il vero motivo di questo misterioso mutamento.
Altrimenti,nel caso in cui non trapeli nulla riguardo l'incontro scuola-famiglia,può succedere che:
a)il genitore non si presenti all'appuntamento (quindi si può tirare un sospiro di sollievo)
b)il genitore,andando a fare la spesa,incontri un prof/un altro genitore/un bidello/chiunque che,dopo i soliti convenevoli,si congedi con un "ci vediamo all'incontro!".
E com'è ovvio che sia,accade più il caso b (con pre-cazziatone del "perchè diamine non me l'hai detto?!") che il caso a.
Così,mentre i fanciulli e le fanciulle prova isteria, apatia, terrore, disperazione,fede improvvisa,e chi più ne ha ne metta, i giorni passano velocemente fino al fatidico pomeriggio.
Corridoi su corridoi pieni di genitori. Banchi accatastati alla bene e meglio,luci dei neon pronte ad esalare l'ultimo watt,vociare incomprensibile e un forte odore di terrore riempivano i piani della scuola.
Qui,tra un "mannaggia e mo' chi lo dice a mamma che in inglese ho preso 2?" e un "ma perchè,perchè proprio a me?!!?",i ragazzi cercano di salvare il salvabile con tattiche al limite del normale.
Tattiche che,secondo il mio modesto parere,vengono usate ora così come ai miei tempi.
TATTICA 1) Prima le brutte notizie e poi le cattive.
In pratica,i primi professori con cui si cerca di far parlare la propria madre (perchè il 90% dei genitori presenti son sempre le madri) sono quelli delle materie in cui si va peggio.
Due in matematica,quattro in greco e otto in storia? E allora prima quello di mate,poi quello di greco e poi quella di storia,così torniamo a casa senza rischiare di esser linciati per strada.
Risultato? Puoi avere tutti dieci in pagella e una nomination al Nobel,ma tanto tua madre si incazzerà comunque come una iena per il due in matematica.
TATTICA 2) Prima le belle notizie e poi le cattive.
Praticamente il contrario della tattica 1 per ottenere lo stesso identico risultato.
TATTICA 3) Quel prof non c'è.
Poichè tutte le classi di tutti gli anni vengono raggruppate nello stesso pomeriggio,capita che alcuni professori aventi più sezioni siano praticamente irraggiungibili.
Inoltre,può capitare che che non mettano sulla porta i cognomi e le sezioni dei prof con cui si può parlare,causando disguidi tecnici e file interminabili.
Perciò,in molti,per potersi "salvare temporaneamente",cosa fanno? Semplice; dicono al proprio genitore che il prof di latino/inglese/scienze/materia che volete non s'è presentato.
Risultato? Se il genitore non conosce il volto o il cognome dell'insegnante,si può esser quasi certi che la tattica possa andare in porto. Se,invece,il genitore conosce il volto o il cognome o qualche altro genitore che,guarda caso,ha appena parlato con il soggetto in questione,si becca il primo scappellotto della giornata.
TATTICA 4) Fingere un malore.
Chi sviene,chi finge di aver vomitato (ai miei tempi alcuni riuscivano a vomitare a comando),chi accusa problemi intestinali,chi cefalee,chi gravidanze isteriche...di tutto e di più.
Risultato? Qualora il ragazzo sia davvero bravo a recitare,è ben possibile che riesca a tornare a casa impedendo il resto degli incontri. Nel caso in cui,invece,il genitore non creda a questo improvviso malessere,non si può far altro che rimanere lì aspettando il verdetto finale. E se stai davvero male,la risposta è "per ora statti dove sei,poi quando siamo a casa puoi pure morire".
TATTICA 5) Hanno tutti ragione.
Ecco,questo è il momento clou.
Immaginate: state entrando accompagnati da un vostro genitore e il professore,appena vi vede,inizia a contorcere la bocca facendo smorfie di disapprovazione.
Successivamente,a stretta di mano avvenuta,il prof vi guarda in un modo ben preciso,come a dire "ahi ahi,finalmente posso lagnarmi di te con qualcuno che mi dia ragione" mentre a vostra madre/vostro padre,notato questo scambio di sguardi,inizia a pulsare la vena sulla tempia.
Prof:<<Signora,è un piacere conoscerla. Bene,che dire di sua/o figlia/o? Mah.....>>
Genitore:<<Dica prof,dica!>>
P:<<Mahh,intanto posso dirle che quantomeno si comporta bene durante le mie lezioni. Non disturba e non parla con i compagni.>>
G:<<E POI?>>
P:<<Purtroppo però in *inserire materia* proprio non ci siamo. Non lo so se a casa studia o se invece preferisce fare altro,ma ai compiti in classe e nelle interrogazioni non supera il cinque. >>
Ecco,qui c'è il rischio di vivere una tragedia greca,a meno che....
Ragazzo/a:<<Ha ragione prof.>>
Non importa se trovi pallosa la materia,se il prof non sa spiegare o se con lui hai litigato e per tale motivo ti mette sempre voti bassi...no,no importa. Perchè in quel momento devi salvarti la pelle.
Dunque,con la tattica n°5,molti ragazzi cercano di alleviare le pene dando ragione a chiunque. Genitori,professori,persone passate di lì per caso...chiunque ha ragione.
In aggiunta,ovviamente,faccia afflitta a dimostrazione della propria presa di coscienza.
E alla fine dei round,sfatti e feriti,si torna a casa con la consapevolezza che tra le mura domestiche si avrà il resto.
Niente tv,niente internet,niente cellulare,niente uscite finchè non migliori.
Sì,studierò,mi impegnerò,no ti prego almeno il Capodanno con gli amici fammelo fare,da domani mi vedrai chino/a sui libri....
Come rovinare il calore familiare.
Insomma,situazioni del genere poco prima di Natale non sono il massimo neanche per chi,tutto sommato,si ritrovava una pagellina abbastanza buona. Quell'ansia,quelle preoccupazioni e quel clima non giovano a un periodo fatto di perdono e amore.
Tant'è che tu,povera anima innocente con il panettone già attaccato ai fianchi,vedi sfumare i tuoi piani per le vacanze.
Niente maratona di Classici Disney ma di Classico Latino (o Greco); niente numeri della tombola ma incognite delle funzioni,niente MTV ma letteratura inglese,niente Asterix e Obelix,ma tutta la liaison tra Napoleone e Peppina....
Ma,soprattutto,incontri simili non giovano al prof di educazione fisica,religione e storia dell'arte.
Perchè? Non c'avete fatto caso?
Non se li fila mai nessuno!
Prima del Natale,fate un'opera di bene: andate a parlare con i prof di queste "materie secondarie".
Renderete felici loro e sarete felici voi.
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