Sono cresciuto nella periferia est di Roma, nell'ex borgata (ora quartiere, per modo di dire) Alessandrino.
Quando ero bambino, negli anni '80, i prati intorno al mio palazzo lucevano al sole della plastica delle siringhe che gli eroinomani dell'epoca lasciavano a terra dopo la dose quotidiana.Non avrei mai pensato che quel degrado potesse essere superato. Oggi il Parco Alessandrino, tra Via di Tor Tre Teste, Via delle Nespole e Via Bonafede, è nello stato che le mie foto purtroppo documentano. Gabinetti a cielo aperto, panchine divelte o incendiate, vialetti e piste ciclabili invase dall'erba. Per non parlare degli scivoli e le altalene per bambini, smontati anni fa dopo che dei vandali li avevano resi inservibili e pericolosi.L'erba, come potete vedere, non viene tagliata quasi mai. Il parco non è illuminato. Chiunque può fare quello che vuole all'ora che preferisce. Ovviamente, anche se chiamati al telefono, i vigili urbani non intervengono, o lo fanno troppo tardi, quando ormai il danno è fatto.Ora, per lavoro, mi sono trasferito a Monaco di Baviera, dove la pulizia e la qualità della vita sono enormemente superiori a Roma e ai suoi quartieri periferici. Eppure, mi dico, Roma è Roma. E io non mi voglio rassegnare a vederla nello stato in cui è. Se posso contribuire a far crescere un microgrammo di coscienza civica con questi pochi miei scatti, lo faccio volentieri. Contando sulla vostra collaborazione, della quale vi ringrazio in anticipo, vi saluto con stima e vi ringrazio per il vostro lavoro.
Daniele