Sono davvero cose dell'altro mondo!

Serviva un film per smuovere un po' le coscienze dei veneti. Un film che li critica aspramente, o meglio, critica un certo tipo di mentalità ipocritamente razzista. Il fatto che si ambienti nel nord-est non sarà certo un caso. Sicuramente poteva anche essere girato a Roma, ma non è questo il punto. I veneti si sono sentiti pugnalati nel cuore. Vi spiego il perché: Abatantuono è un imprenditore che in televisione mette in scena i suoi monologhi razzisti, desiderando che tutti gli extracomunitari spariscano dall'Italia. Detto fatto. Scoppia il caos!
Non se la dovrebbero certo prendere con un film che potrebbe semplicemente descrivere una realtà. Dovrebbero prendersela con chi costruisce quell'immagine di loro: se sono contenti di essere rappresentati dalla Lega, che accettino la critica (sempre che sia riferita a loro personalmente, ma ne dubito). Il regista ha anche affermato:

"[...] ironia e cinismo sono le caratteristiche di questa commedia 'cattiva' ma se prima ancora di vedere il film c'è tutto questo rumore, evidentemente ci sono dei nervi scoperti e non è certo colpa mia. [...] A monte c'è che in questo Paese c'è sempre troppa ideologia e vorrei che una volta visto il film si potesse cambiare idea. Cose dell'altro mondo è molto trasversale e non è classificabile politicamente, parla di una storia di fantasia ma che non guarda in faccia a nessuno su un argomento serio, come l'integrazione, raccontato in modo non serioso." (da Repubblica).

A prescindere che sia bello o meno, bisognerebbe vederlo per crearsi un'opinione, favorevole o sfavorevole che sia. Non ci rimane che giudicare.