Magazine Italiani nel Mondo
Un giorno vado dal dentista e me ne sto buona buona in attesa che mi chiamino. Non sapendo che fare, dopo aver sfogliato una quantità notevole di riviste, inizio a guardarmi intorno e noto un manifesto di quelli che in genere si vedono nelle sale d'attesa dei medici. Spiegava quali fossero i sintomi della dislessia. Più andavo avanti nella lettura e più ero incredula: ce li avevo tutti!Qualche esempio: inverto la b con la d, la p con la q e praticamente tutti i numeri sin da quando, in seconda elementare, mia mamma mi faceva fare il gioco delle tabelline con mio fratello. Una specie di Sarabanda con le moltiplicazioni invece che con le canzoni."Tre per sette?" "Dodici!" "Sei per otto?" "Ottantaquattro!"Mamma se la rideva, non si dava una spiegazione e nemmeno si preoccupava, visto che comunque a scuola andava tutto per il meglio.Questo fino al liceo, quando mi sono scontrata con il greco che non riuscivo assolutamente a leggere, nonostante tutto l'esercizio che facevo.Col passare del tempo sono venuti fuori altri sintomi. Ad esempio non sono sicura di come si scrivono le parole, soprattutto quelle che hanno l'apostrofo (o quelle che io credo abbiano l'apostrofo), o le parole straniere ma di uso comune anche in italiano, come shopping.Ed ecco che il mio problema si ripresenta ora che cerco di imparare a scrivere in portoghese; sto facendo una faticaccia!Ho cercato un po' su internet se esistono test online per l'autodiagnosi, ma non ne ho trovati e l'attenzione per questo disturbo è tutta focalizzata sui bambini. Spero di poter trovare qualcosa presto, anche per cercare un metodo di studio adeguato alla mia testa strana che mi fa invertire mezzo mondo.
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