Qualsiasi sia il motivo, io con queste Olimpiadi non riesco troppo ad emozionarmi. Salvo alcuni casi, sono rimasta fuori dall'entusiasmo: da "esterna" vedo tutto con altri occhi.
Per esempio, questa notizia.
In altri tempi, davanti a storie simili, io mi sono commossa: l'atleta che resiste e compie l'estremo sacrificio, a ogni costo, per portare a termine la sua gara l'ho ammirato e additato come esempio di perfetta storia olimpica.
"Che bella storia - avrei detto- "di impegno, dedizione, costanza e spirito di sacrificio. Meriterebbe una medaglia honoris causa".
Anzi, in altri tempi l'ho effettivamente detto.
Ma oggi, la prima cosa a cui ho pensato è stata "Quanto devi essere
Ammiro senza remore chi impara a non arrendersi e a spingere il suo limite ogni volta un po' più in là. Ma ammiro ancora di più quelli che sanno quando è ora di fermarsi.
E se finisci la tua gara così, io dico che era ora di fermarti.