Non sono il numero 1, ma solo il numero 4...
Sono il numero quattro(USA 2011)Titolo originale: I am number fourRegia: D.J. CarusoCast: Alex Pettyfer, Dianna Agron, Timothy Olyphant, Teresa Palmer, Callan McAuliffe, Jake Abel, Beau Mirchoff, Kevin DurandGenere: (non proprio) fantasticoSe ti piace guarda anche: Smallville, Terminator, Transformers, TwilightTrama semiseriaIl protagonista è un tizio venuto sulla Terra da un altro pianeta. Esatto: un immigrato da accogliere a braccia aperte per Bersani, un clandestino da mandar “for dai bali” per Bossi, un terrorista da uccidere brutalmente non mostrando poi né immagini né filmati per gli americani.
...come superpotere faccio luce da una mano
e la figa del liceo non me la smolla nemmeno...
In questo film succede invece che a un certo punto il n. 4 scopre di avere dei superpoteri. Tipo? Tipo che proietta un’accecante luce blu dalle mani… bel potere del cazzo! Mi sa che quando c’è stata l’assegnazione dei poteri Superman, Flash e persino Hiro Nakamura lo hanno fregato alla grande.
...a proteggermi mi han dato un tizio che di solito nei film è lo psicopatico...
Comunque poi il numero 4 scopre di possedere altre doti, come una gran forza e la capacità di fare salti spettacolari, nella solita scena che da Spider-Man in avanti negli ultimi 10 anni ci hanno propinato in ogni film/telefilm di supereroi che si rispetti (e che non si rispetti). Fantasia, portami via.Dopo un solo giorno che si sono conosciuti, la Dianna Agron, una tizia fissata con la fotografia ma fissata tanto tipo stalker, lo invita subito a cena dai suoi genitori. E poi lo fa salire in camera. Proprio quando il numero 4 sta per pucciare il biscottino alieno nella vagina numero 4 (lascio a voi la libera scelta delle prime 3) del pianeta Terra, ecco che viene interrotto dal suo cane protettore (oltre al Timothy Olyphant/Terminator ha infatti pure un cane che si rivela una specie di Cerbero!).“Che tempismo da cane!” commenta il nostro numero 4, nella battuta più divertente dell’intera pellicola (fate voi quanto esilaranti siano le altre).E quindi siamo alle solite. La morale della favola è che in questi film puritani di oggi stile Twilight non si ciula mai!...ci manca solo che mi fanno cantare come in una puntata di Glee...
Recensione cannibaleLa trama rivisitata, ma non troppo, del film è talmente inverosimile che ha risucchiato spazio alla recensione vera e propria, che tanto può essere riassunta in due modi.Soluzione veloce: questo film è una cagata pazzesca.Soluzione più lunga: questo film sta ai supereroi un po’ come Twilight sta ai vampiri, quindi regolatevi voi. Comunque rispetto a una pellicola simile tipo L’apprendista stregone è già parecchio meglio, ma anche questa informazione non è che giochi troppo a favore di un filmetto di discreto intrattenimento adolescenziale ma nulla più.
A una trama assurda che fonde insieme alla buona le avventure di Superman e Terminator, aggiungiamo una serie di cattivoni monodimensionali che sembrano usciti da una puntata di Smallville e degli effettacci speciali davvero mediocri: terribile ad esempio l’inseguimento tra il cane-Cerbero e un lucertolone/dinosauro sbucato non si sa da dove che sembra una versione mal riuscita di Jurassic Park, oltre che un esperimento genetico finito male.
...insomma, io me ne vado a Lampedusa che lì mi accolgono meglio!
Piacevole invece la colonna sonora con hit del momento di Kings of Leon, Adele, Temper Trap, Black Keys e XX (splendida la loro “Shelter”). I due protagonisti Alex Pettyfer e Dianna Agron devono ancora crescere parecchio come attori, ma io voglio dar loro fiducia, anche perché in film del genere è difficile fare grandi performance a meno che non ci si chiami Natalie Portman. E poi ancora...A incorniciare il tutto in una veste (finto) spettacolare ci pensa la regia del DJ Caruso (non un membro degli Articolo 31, bensì il regista di Disturbia e Eagle Eye) e la produzione dell’immancabile Michael “fracassone” Bay.Attenzione però, perché il finale lascia aperta la strada per un’intera saga. Peccato che, visti gli esiti non del tutto flopposi ma nemmeno troppo esaltanti del film ai botteghini, è alquanto improbabile che prosegua. E se un "Sono il numero cinque" non arriverà, credo proprio ce ne faremo una ragione.(voto 6-)