10 ottobre 2012 Lascia un commento
In effetti, un buon metodo per non incappare nei problemi coi personaggi piu’ noti, e’ creare una nuova tipologia di gente che mena, salta e spara raggi col vantaggio del non dover fare i conti col fan della carta stampata e criticoni nervosi in genere, col rischio magari di avere successo ed iniziare un proficuo filone cinematografico.
Tratto dal romanzo omonimo dal discreto successo editoriale, si narra di un gruppo di sopravvissuti alieni che hanno trovato rifugio sulla Terra, non troppo bene in fondo dal momento in cui gli sterminatori della loro razza, li hanno rintracciati e procedono allo sterminio uno ad uno, in ordine progressivo e viene da se’ che dopo la morte del numero tre, il quattro inizi a preoccuparsi.
Buon incipit che proietta subito dentro la vicenda, giusto grado di adrenalina con solita sfilza di ragazzotti e ragazzotte sempre pieni di problemi ed inquietudini, cattivi che per la tradizione sono anche brutti e via con qualche sorpresa sino allo scontro finale.
Confesso qualche difficolta’ nel dover esprimere un giudizio, perche’ per quanto mi duole ammetterlo, inizio ad essere troppo vecchio per questa roba. I meccanismi sono fin troppo semplici e scontati per quanto stupefacenti per coloro che hanno "Twilight" come riferimento. Gli effettacci speciali sono ben lontani dal rivoluzionare il genere e lo spessore non supera quello di uno smartphone di ultima generazione, un po’ ridicoli se pensiamo ad un tizio con dei fari alogeni sotto il palmo delle mani.
Finale ben delineato ma apertissimo a uno o piu’ seguiti in una potenziale saga immagino ben sponsorizzata da un product placement al quale ormai manca solo il jingle per essere piu’ palese di cosi’.
Roba per quattordicenni e non vuole essere per forza una critica, semmai prerogativa.
Certo e’ che ai miei quattordici anni non sarebbe piaciuto. Nel mio Olimpo a quell’eta’ c’era chesso’ "Blade Runner", "Rollerball", "THX 1138" o "Zardoz" ma non e’ superbia, solo fortuna d’esser appartenuto ad un altro tempo e ad un altro cinema.
Ah, dimenticavo. I beagle hanno rotto le palle.