Sono io il più bello. Le storie di Babalibri in difesa dei bambini e delle bambine

Da Jessi

Sono io il più bello

“Le petit Guili était curieux de tout et n’avait peur de rien. Il aimait faire rire ses amis.”
Mario Ramos, Le petit Guili

Penso che in ogni famiglia, in tutti i luoghi del mondo, i genitori parlino in qualche modo a bambine e bambini dei pericoli che possono incontrare. Il lupo è la raffigurazione per eccellenza dei pericoli nelle fiabe per bambini. Di solito il lupo è l’estraneo che si incontra per strada, quello che chiede informazioni per poi aspettarti a casa della nonna. Le statistiche tuttavia ci dicono che molto spesso il lupo più temibile è quello che i bambini e le bambine trovano nell’ambiente familiare (Report UNICEF).

Che quello che si nasconde in famiglia sia il lupo più temibile lo dicono appunto i dati (“secondo i dati Censis ogni anno vi è 1 caso di abuso circa ogni 400 bambini, per due terzi si tratta di abusi sessuali che avvengono tra le mura domestiche ad opera di familiari o conoscenti”), ma lo dice anche l’emotività coinvolta in una relazione familiare, una relazione da cui è più difficile difendersi e allontanarsi, sia fisicamente che psicologicamente. Lo dicono anche l’insidiosità e la pervasità di un fenomeno che avviene nell’ambiente in cui i bambini e le bambine più si aspetterebbero di essere al sicuro, e alla presenza, più o meno consapevole, di altri familiari, che spesso sanno ma minimizzano o fingono di non vedere una realtà troppo dolorosa da accettare. La cronaca ci racconta anche che alcuni comportamenti (come l’esibizionismo, la visione di immagini pornografiche, le allusioni verbali- forme di abuso senza contatto), pur riconosciuti come perseguibili dalla Legge Italiana, trovano ancora connivenza e impunità  in una cultura purtroppo molto diffusa, come dimostrano anche le immagini di bambine e bambini usate spesso dai media, ma non ancora emersa e pienamente consapevole.

Sicuramente parlare di questo tipo di lupo con i bambini e le bambine è ancora più difficile, ma un libricino, Sono io il più bello- edito da Babilibri e scritto da Mario Ramos- può essere uno strumento che ci aiuta a farlo,  senza allusioni e senza mai presentare ai bambini l’orrore.

Il Lupo di questa storia è vestito bene, non è ripugnante o cattivo, solo vanitoso, elegante, sbruffone e alla ricerca dell’approvazione da parte di chi è più piccolo di lui e vorrebbe andarsene per la sua strada, perché alla bellezza di questo lupo non è per niente interessato- e perché dovrebbe esserlo??!

Ma ecco che il più piccolo dei malcapitati- solo come tutti gli altri, apparentemente indifeso, come tutti gli altri- quando il lupo lo interroga e vuole sentirsi dire che è bello, il più bello, risponde per lo rime e lo sistema a dovere:

- Dunque dimmi, specie di cetriolo, chi è il più bello?

-Il più bello è il mio papà, che mi ha insegnato a sputare fuoco!

E l’immagine del lupo sbruciacchiato dal piccolo draghetto verde è di una potenza liberatoria come poche.

Mario Ramos ha creato per i bambini personaggi forti e ironici, senza paura, senza vergogna… leggo solo ora che se n’è andato da poco, molto giovane… queste le parole di commiato della Maison francese che ha curato tanti suoi libri:

“Mario était curieux de tout, généreux, talentueux et très fidèle. Ses loups, cochons, singes, crocodiles et autres petits lardons sont chargés de toutes les émotions.

Chaque rencontre lui tenait à cœur, “Faire rire et réfléchir les petits et les grands est la plus belle récompense pour un auteur.”

 A queste parole, unisco il mio grazie. 

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