Sono le persone a fare la differenza

 

Dopo aver sentito uno speaker alla radio decantare le bellezze di Parigi, ho iniziato a riflettere sul motivo per cui, in genere, non mi piacciono luoghi e città di cui la maggior parte delle persone sembra innamorata.

Parigi, ad esempio, non è mai entrata nella mia personale classifica di posti preferiti.

Certo è bella, non lo nego. Mi è sempre piaciuta la sua multi etnicità che però credevo essere più reale della situazione razzista di cui si tratta in realtà. Trovo deliziosi i quartieri frequentati dagli artisti ed i numerosi bistro dove godersi qualcosa di dolce mentre si osservano i passanti.

Tuttavia non mi ha mai lasciato molto, nessuna sensazione particolare, nessuna emozione nel cuore di cui ti ricordi dopo tempo magari la prima volta che senti il profumo di una madeleine.

Roma è un’altra di quelle città che non solo non mi ha lasciato nulla di sensazionale da ricordare ma posso dire che non mi piaccia proprio.

Lo so, probabilmente scatenerò le ire di tutti coloro che si sciolgono solo a sentirla nominare Roma, però sono altrettanto sicura che ci sia qualcun altro che come me pensa che sia sopravvalutata.

Sono stata nella Capitale di recente e, al mio ritorno, non mi è venuto altro da raccontare se non del perenne e snervante traffico e del clima che, in effetti, è piacevole in ogni periodo dell’anno.

Non era la prima volta che la visitavo ma nella mente non mi è rimasto impresso nessun monumento, nessun dipinto, nessuna piazza.

Riflettendo su tutto questo ho alla fine realizzato cos’è che mi lega ai luoghi. Cosa rende un viaggio indimenticabile o assolutamente banale.

Sono le persone a rendere tutto speciale.

Andando indietro nella mia memoria di viaggiatrice, i ricordi più belli sono legati ai luoghi ma in relazione agli incontri fatti, alle conversazioni avute con gente del luogo o viaggiatori in transito come me.

Bangkok, ad esempio, è una città molto più inquinata, rumorosa e trafficata di Roma eppure è uno dei luoghi a cui associo i ricordi di viaggio più belli ed emozionanti.

Qualcuno potrà dire che bisognerebbe saper scindere le due cose ed ammettere la bellezza di un posto al di là di chi ci vive o chi si incontra.

Infatti, ho sempre ben presente cosa mi trovo davanti, se è un bel quadro, un edificio elegante, un teatro sontuoso o un interessante pezzo di storia antica.

Però mi piace continuare a pensare che siano le persone a fare la differenza.

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