Giovedì mattina mi sono recata presso l’Ospedale di Varese, per effettuare degli esami del sangue di controllo, anche io esente, ‘mea culpa’, da ticket. Mentre attendevo d’essere chiamata ho letto il foglio di ritiro dell’esame che riportava in calce la cifra di 355 euro a carico del Servizio Sanitario Regionale. Al momento ho avuto diverse reazioni tra loro contraddittorie, ero basita, assalita da sensi di colpa, arrabbiata. Quindi mi sono chiesta dove fosse stato il Servizio Sanitario Regionale negli anni ottanta, quando senza effettuare alcun controllo, permetteva la distribuzione agli ospedali di sangue infetto destinato alle trasfusioni. Ho l’esenzione per l’epatite solo da quattro anni, perché il gastroenterologo che mi seguiva in precedenza non mi ha mai compilato il foglio per la richiesta di esenzione, ho quella per la malattia rara solo da un anno, perché solo dal maggio 2011 mi è stata diagnosticata.
Per anni ho pagato TAC, Risonanze, lastre, visite. Siamo in tanti politrasfusi ad aver contratto malattie come le epatiti o peggio l’HIV in quegli anni ed ora, per sottoporci a terapie o esami ‘pesiamo’ sul bilancio della Regione Lombardia che ce lo fa notare ogniqualvolta usufruiamo di un suo servizio. Dobbiamo sentirci in colpa? Dobbiamo ringraziare la Regione, Formigoni, ogni volta che ci sottoponiamo a cure o esami?
Grazie.
Liliana,
( Varesenews )
una cittadina che paga le tasse.