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SONO NATA BACCHETTONA?Finora siamo stati irremovibili.Sim...

Creato il 03 marzo 2011 da Martahasflowers
SONO NATA BACCHETTONA?Finora siamo stati irremovibili.Sim...
SONO NATA BACCHETTONA?
Finora siamo stati irremovibili.
Simone ce l'ha chiesto un po' di volte, ma gli abbiamo sempre detto di no.
Nonostante la maggior parte dei suoi amici, in effetti, ce l'abbia.
Ma proprio non vediamo il senso di avere il cellulare a 11 anni.
Per fare cosa, poi?
Se è a casa può usare il fisso, se è a scuola tanto non può chiamare...
Io li ho visti i ragazzini con il telefonino a quell'età: ne sono ossessionati, lo osservano in continuazione, lo toccano dentro la tasca, lo accarezzano perfino.
Lo usano come specchio di se stessi e del mondo.
Non si guardano più intorno, entrano nel display e il loro universo diventa quello.
Si ritrovano dipendenti (lo sono anche gli adulti, del resto).
E la dipendenza non è mai una buona cosa.
Poi mi è odioso perché adesso il cellulare è un vero status symbol, chi non ce l'ha è tendenzialmente uno "sfigato".
Come lo era il Moncler ai miei tempi paninari. E io il Moncler non l'ho mai avuto...
Vorrei, invece, che Simone imparasse a giudicare e a farsi giudicare usando criteri più sani, innanzitutto.
Senza contare che lui il telefonino lo perderebbe dopo due giorni, con la testa piena di nuvole che si ritrova (tale e quale la mamma, povero amore).
Certo, c'è il tema sicurezza...
ma in fondo, a parte il tragitto casa/scuola e viceversa, e quello casa/catechismo, non è che lui sia sempre in giro per la città da solo.
L'altra sera però erano quasi le otto e Simone non era ancora arrivato.
E lui di solito rientra al massimo alle sette e mezza...
Mi è montata una tale ansia che sono uscita per andare alla fermata dell'autobus.
Mentre camminavo veloce, nell'oscurità, ho pensato a tutto, a ogni innocuo contrattempo e anche a ogni orribile scenario possibile...
Poi è arrivata la 91, l'ho visto scendere e mi sono sciolta.
Ovviamente non era successo niente.
Una chiacchiera più lunga con l'amichetta, un ingorgo ed ecco tutto spiegato.
Ma tanto è bastato per farmi ripensare al cellulare.
Avrei potuto chiamarlo l'altra sera e tranquillizzarmi.
Appunto, tranquillizzare me stessa.
Che poi penso a mia mamma e a come faceva lei, mille anni fa, quando io sì che andavo in giro per Milano da sola a 11 anni e il cellulare non lo avevano nemmeno ancora pensato...
Lo so che i bisogni cambiano con gli anni, ma mi dispiace l'idea che tra ds, playstation, tv e cellulare Simone non abbia più nemmeno la fantasia di prendere in mano un libro,
di mettersi a disegnare,
o di trasformarsi nel cavallo del mio "butto pirata" piccolino.
Per il momento mi sa che resisto (da brava bacchettona?) .
E proverò a tenere a bada le mie paure...

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