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Sono sfiorite le rose

Da Teoderica
SONO SFIORITE LE ROSE
In un momento

In un momento
Sono sfiorite le rose
I petali caduti
Perché io non potevo dimenticare le rose
Le cercavamo insieme
Abbiamo trovato delle rose
Erano le sue rose erano le mie rose
Questo viaggio chiamavamo amore
Col nostro sangue e colle nostre lagrime facevamo le rose
Che brillavano un momento al sole del mattino
Le abbiamo sfiorite sotto il sole tra i rovi
Le rose che non erano le nostre rose
Le mie rose le sue rose

P.S. E così dimenticammo le rose.

(per Sibilla Aleramo)

Dino Campana (Canti Orfici, 1913)
Secondo un mito non molto conosciuto, Marte, il dio della guerra, nacque da una rosa. Non per niente, in tempo di pace era anche il protettore dei giardini!
Il viaggio di un amore non è mai facile, è costellato da guerre e da tregue.
Dino Campana amava Sibilla Aleramo. Siamo nel 1917, lui aveva 31 anni, lei 40. In questa poesia sta scritto tutto. La loro storia, che poi è quella di tutti, il dolore, la passione. Sibilla era stata il primo ed unico amore di Dino, il loro amore terminò quando Dino fu internato. Dino Campana morì il 1° marzo del 1932 nell’Ospedale psichiatrico di Castel Pulci, dov’ era stato internato 15 anni prima, a quarantasette anni.
immagine: Rose di Teoderica

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