Sono solo canzonette

Creato il 21 dicembre 2010 da Yourconfusion

Ogni anno sotto natale ci troviamo di fronte a grandi uscite discografiche, tra greatest hits, canzoni natalizie e album commemorativi. In questo blog si parla spesso del mercato musicale in crisi. In questi giorni il mercato è inondato di album in uscita (giustamente sotto natale le vendite aumentano). Quello che anno dopo anno stupisce è che c'è una grande crisi musicale non solo sotto il profilo economico, ma anche a livello concettuale di musica in se. E' come se si fosse diffuso un enorme virus del "blocco dello scrittore" nel mondo dei musicisti. Oppure, ben più grave, si sia instaurata una forma di mancanza di curiosità verso nuove opere da parte degli ascoltatori. Se gli anni 65-70 li ricordiamo per la nascita del rock, gli ultimi anni li ricorderemo come gli anni delle cover. La fantasia sembra essersi dissipata dentro le note e le parole di MY WAY o KNOCKIN' ON HEAVENS DOOR. Come ripeto quello che è difficile è il capire se questo dipenda da una mancanza di fantasia da parte degli artisti o una mancanza di curiosità da parte del pubblico.
Una cover viene accolta sicuramente molto meglio dal pubblico, perchè pur essendo una riproposizione, è un rimettere sul mercato un prodotto già collaudato. Gli effetti digitali che si riescono a fare oggi sono indubbiamente migliori nel riarrangiamento di un pezzo. Ma siamo sicuri che tutto questo basti per stimolare l' "eccitazione" dell'ascoltatore?
Intendiamoci, non siamo assolutamente contro le cover, che spesso ci propongono arrangiamenti soggettivamente o oggettivamente meglio degli originali. Possiamo però lamentarne una eccessiva quantità negli ultimi anni. Credo che il rock abbia ancora qualcosa da dirci. Speriamo prenda una chitarra e si inventi qualcosa. Buon Natale.
A.B.

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