MILANO. Spira un vento gelido sul calcio che vorremmo (condizionale). Spira il vento delle parole che chi non vuol cambiare il calcio usa per cercare di far capire a tutti che il calcio va cambiato. Azioni? Nessuna, anzi. Demagogia? Molta. Sul razzismo, per esempio, ci si è messa l’Uefa che ha inasprito le pene per situazioni legate al razzismo. Che triestezza: si chiudono gli stadi e si puniscono tutti, non soltanto i colpevoli. E poi via con dieci turni di squalifica a calciatori rei di atti razzisti. Una bella paccata di demagogia a spargere fumo negli occhi e a non far capire quale sia il vero problema e come vada risolto. E si che sarebbe facile farlo: si dovrebbe soltanto andare a prendere le bestie delinquenziali nei covi subumani dove di trovano. Invece…
Nessuno ne parla più, ma vorrei sapere perché i pm di Cremona non sono più alla ribalta e stanno combattendo soli di fronte al mostro della mafia delle scommesse? E poi, perché Laudati a Bari oltre che solo è braccato anche lui solo perché indaga sulla merda del calcio? Perché l’autorità del calcio mondiale, la Fifa, non fa arrestare a Singapore Dan Tan, il capo delle scommesse mondiali che ha taroccato quasi mille match in tutti i continenti?
Beh, si preferisce una bella mano di bianco su qualche faccia nera… o un convegno sul calcio che vogliamo. Solo parole che porta via il vento gelido che spira sul calcio.