Cari lettori,
ho cercato di tenermi a distanza, di combattere la mia dipendenza bifronte…ma a volte certi bisogni devono semplicemente essere soddisfatti per riuscire a non soccombere. I miei sono quelli di scrivere e condividere. Dopo tentativi e ricadute, sono stata costretta a tornare a scrivere, ho dovuto obbedire perché non posso farne a meno; e questa volta ho scelto di non impormi confini, di non darmi regole né aspettative da attendere. Ho già intrapreso quella strada due volte rendendomi conto sempre meglio che il mio perfezionismo non si sposa bene con l’innata imperfezione umana che – ahimé – ho ereditato anche io. Solo senza pretese di giornalismo e simili forse mi riuscirà di dipingere veramente con i colori degli arcobaleni che ho dentro. Ogni articolo mi rispecchierà in qualche modo, ma non prometto né argomenti specifici né categorie predefinite. Ho la mente troppo distratta e troppo veloce: dopo poco perderei il filo e perderei anche la strada.
Random Gazette diventerà il mio rifugio personale, variopinto e complesso come una terra lontana.
A presto
I.