SONO TORNATA ovvero ABBANDONARSI

Da Vale
Rieccomi, gentile Stima di Danno, riprendo dopo dieci giorni. Riapro le imposte del mio blog con un momento di luce, e quale miglior spunto per un nuovo inizio.
E' quasi primavera nel tuo blog, e anche intorno a noi e questo già basterebbe a rendere light molti momenti.

Prima primula rasoterra...

Mia mamma dice che prima spuntano i fiori gialli e poi viene il viola-blu. Questi riflessi di luce calda mi riportano al mio momento light della scorsa settimana, ossia il viaggio a Norimberga. Avrò modo di descrivere i giochi e quella meravigliosa fiera durante questa settimana, adesso ho voglia di ripensare al viaggio.

Norimberga zona fiera: tramonto.

Partire per due giorni e lasciare figli e marito non sempre è facile, ma non questa volta. Ho la fortuna di avere un compagno che non s'impaurisce nel prendere in mano le redini e due nonne meravigliose che ci aiutano con gioia. Abbandonare la famiglia per due lunghi giorni senza sensi di colpa. Questo è un traguardo, guadagnato grazie a Gnomo Tre. Ogni figlio mi ha segnato con profondi cambiamenti, lui mi ha dato più sicurezza e con questa è venuta una maggior serenità.Sono partita serena e bisognosa di abbandonare il mio nido brianzolo. Senza ansie. Finalmente.

Cattedrale e baracchino dei wuster.

Mettersi in macchina con una grande amica, vedere l'alba dal San Bernardino e poi perdersi. No, non quel perdersi romantico interiore, ma proprio perdersi con la macchina in un paesino austriaco, senza preoccuparsi, perché non c'è un orario da rispettare, non c'è qualcuno da prendere, non c'è una scadenza.Siamo partite con una piccola borsa, senza cartina, entrambe, senza sussidi tecnologici, solo con due pagine di google maps e una cartina grande come la Germania. Parlare per sei ore di tutto quello che ci veniva in mente, elencare preoccupazioni o anche elogiare i nostri figli senza la paura di essere fraintese, usare poche parole avendo la sicurezza che le altre, quelle in più, non sarebbero servite per spiegarsi meglio. Come un gomitolo che cade dal divano ci abbandonavamo al viaggio.

Ore 20.30: certo non pullula di gente...

Che bello stare fuori per un po'. Cambiare paese, sentire un'altra lingua, vedere tratti somatici diversi, osservare i particolari del quotidiano (500.000 abitanti e non c'è traffico alle 14? Guarda la pista ciclabile... La metropolitana ha più linee che a Milano!), sentire profumi diversi.Sospendersi e sentirsi, perché no, europei piuttosto che italiani, guardare alla Germania come a una sorella maggiore, osservare i pannelli fotovoltaici su una casa su due, i bambini in bici in centro. Traspare fermento in quella terra, o forse è semplicemente equilibrio. E mi sembra proprio che noi, quella cosa lì l'abbiamo proprio persa.

Libreria: in 400 metri 3 librerie...

Cala il secondo tramonto tedesco. Ripartiamo lasciando lì un pezzetto. La necessità di ritornare.


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