Magazine Cinema
Gyal, tibetano, dopo aver lavorato come insegnante e cineoperatore, ha esordito alla regia con The Sun Beaten Path.
-The Sun Beaten Path
Cina 2011 - drammatico - 86min.
Nima (Yeshe Lhadruk), contadino tibetano novello sposo, provoca la morte della madre, trascinandola accidentalmente sotto il nuovo trattore. In preda al rimorso, Nima abbandona la famiglia e vagabonda per gli altopiani tibetani: vasti ambienti desertici con un'unica striscia d'asfalto percorsa da qualche raro camionista. Sulla via del ritorno da Lhasa, incontra un vecchio con cui condividerà parte del proprio tragitto.
The Sun Beaten Path (titolo originale: Tai yang zong zai zuo bian), esordio del regista tibetano Sonthar Gyal, è un film sull'elaborazione del lutto, sull'espiazione del peccato, sullo smaltimento del senso di colpa, affrontati con un viaggio purificatore. Road movie che si svolge a piedi, al margine della strada asfaltata, in bilico fra l'habitat umano e la vastità della natura incontaminata: una precarietà topica metaforica di una precarietà esistenziale di un uomo che, attanagliato da un senso di colpa pesante come un macigno, si interroga sul senso della sua esistenza e su come convivere con un tale rimorso. Ci pensa un vecchio saggio a sostenerlo nel corpo e nell'anima, a convincerlo della necessità di tornare a casa da sua moglie e dai suoi famigliari, a riprendere la sua vita riconciliandosi con la propria coscienza. Film-rito, lento e meditativo, scarsamente parlato, contemplativo degli spazi, non del tutto risolto nella sua rarefazione nè particolarmente originale nel suo prevedibile sviluppo da favola morale (o da parabola zen, se preferite). Musiche minimali, recitazione pressochè ingiudicabile, sviluppo narrativo quasi assente non lo rendono memorabile a livello tecnico nè di scrittura; qualche bella trovata in campo registico invece c'è, come il risveglio in una terra completamente bianca dopo un'inaspettata nevicata notturna, ed una buona fotografia, aiutata dal suggestivo paesaggio. Il montaggio invece spesso manca di ritmo, il che conferisce a molte sequenza un'eccessiva lentezza. Film sicuramente accessorio, tuttavia sincero e gradevole nella sua semplicità, The Sun Beaten Path è un esordio discreto che può essere visto o evitato senza perdere nè guadagnare molto in entrambi i casi. Voto: 2,5/5
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Una famiglia americana di Joyce Carol Oates
Una famiglia americana Lingua:Italiano | Numero di pagine: 506 | Formato: Copertina rigida Isbn-10: A000179601 | Data di pubblicazione: 01/11/2004 Di Joyce Caro... Leggere il seguito
Da Monica Spicciani
CULTURA, LIBRI -
Novità librarie di luglio: alcune uscite da tenere sott'occhio
Luglio è alle porte, e le case editrici diradano le pubblicazioni concentrandosi soprattutto su libri "da spiaggia": gialli e thriller, naturalmente, ma non... Leggere il seguito
Da La Stamberga Dei Lettori
CULTURA, LIBRI -
Storytelling – L’orgoglio di Pablo
di Fabio CampocciaCapitolo I Benvenuti al centro di riabilitazione antigender! Benvenuti a voi che avete finalmente deciso di dire “BASTA”, di prendervi cura... Leggere il seguito
Da Abattoir
ATTUALITÀ, CULTURA -
Un’opera d’arte al mese #8 – L’unione della terra con l’acqua
Ciao a tutti! Eccoci qui con un nuovo appuntamento della rubrica Un’opera d’arte al mese (visto che se mi impegno riesco a non far scadere il mese? XD). Leggere il seguito
Da Ilariagoffredo
CULTURA -
Recensione : Le stanze dello Scirocco di Cristina Cassar Scalia
Prezzo: € 19,90E-book: € 9,99Pagine: 456Editore: Sperling KupferGenere: NarrativaÈ il 1968 quando il notaio Saglimbeni decide di tornare in Sicilia con la... Leggere il seguito
Da Roryone
CULTURA, LIBRI -
SHADOWHUNTERS: CITTA’ DI VETRO – Recensione dei Lettori Estinti
Shadowhunters – Città di Vetro è il terzo volume della saga fantasy Shadowhunters pubblicato in Italia nel settembre del 2009. Leggere il seguito
Da Blog Dei Lettori Estinti
CULTURA, LIBRI