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Sony pensa già al 2014: la novità sarebbe l’AF con l’occhio umano

Da Terapixel @terapixelblog

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Per le generazioni di oggi potrebbe apparire come un’innovazione tecnologica all’ultimo respiro, perché dalle recenti notizie apparse sul blog di SonyAlphaRumors, sembrerebbe che Sony abbia intenzione di produrre una macchina fotografica che implemetterebbe un sistema di messa a fuoco di tipo eye tracking, ossia un AF a tracciamento dell’occhio umano, grazie a dei sofisticati sensori ad infrarossi collocati direttamente all’interno nel mirino.
In pratica, la fotocamera riesce a mettere a fuoco basandosi solamente su ciò che sta osservando il nostro occhio.

Come si legge dalla fonte, la tecnologia dovrebbe essere molto costosa, che spingerebbe l’azienda ad applicarla solamente sulle fotocamere di fascia alta ma tuttavia, pare che i primi test siano stati abbastanza promettenti.

Il vantaggio dell’eye tracking che porterebbe in una fotocamera digitale sarebbe quello di avere una messa a fuoco sensibilmente più veloce e anche più facile da gesitre, ma con lo svantaggio di doverla calibrare periodicamente perché la macchina funzioni correttamente.

Il sistema di tracciamento dell’occhio umano potrà essere disabilitato, e garantire l’operatività di un massimo di tre utenti, mentre non dovrebbe essere previsto il funzionamento quando la fotocamera si troverà in live view.

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L’eye tracking della Sony sotto sotto è una tecnologia riciclata

Come precedentemente avevo introdotto l’articolo, in realtà, il sistema di eye tracking non è proprio una novità offerto dalle macchine fotografiche, infatti nelle vecchie fotocamere a pellicola, Canon aveva già costruito un pò di macchine che permettevano di calcolare la messa a fuoco direttamente dall’occhio (la tecnologia si chiamava ECF), che risultavano estremamente utili nella fotografia sportiva per esempio, dove i soggetti sono in costante movimento.

Il numero di sensori a infrarossi potevano essere quattro a otto. Il vantaggio di quelli da otto (come quelli che possedeva la EOS Elan IIe, in foto qua sopra) è che permettevano di scattare sia in verticale che in orizzontale, mentre le fotocamere con quattro sensori permettevano il solo scatto con la fotocamera in orizzontale.

Dopo un certo un numero di modelli, e in special modo con l’avvento del digitale nei primi anni del 2000, l’azienda giapponese ha deciso di abbandonare sul ciglio della strada questo sisitema, per motivi non proprio noti, ma pare che l’eye tracking non funzionava in modo corretto per tutti, forse per le differenti geometrie dell’occhio.
Inoltre, alcuni utenti che hanno avuto la possibilità di provarlo, lo spegnevano perché produceva un piccolo senso di mal di testa.


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