Il nuovo secolo è l’epoca dei grandi e irrisolvibili contrasti: economia versus ecosostenibilità, stato etico o secolarizzazione, destra contro sinistra. Ma la principale dicotomia che affligge la nostra società è ancora una e sola: vacanze al mare o in montagna. Nell’era del bipolarismo, le scelte a metà e le mete alternative sembrano essere fuori discussione. Non è più tempo di viaggi al nord, di città d’arte, di campi di lavoro estivi nelle repubbliche dell’ex Unione Sovietica. La situazione impone una scelta di campo, non c’è tempo da perdere, occorre assumersi ciascuno le proprie responsabilità.
E da qui voglio muovere opinioni, influenzare decisioni, plasmare coscienze. E in verità vi dico: andate tutti al mare, prendete d’assalto lidi e promontori, mettevi in coda per cuocere le vostre carni al sole in massa, a contemplare corpi nudi e arrostiti. Qui, nell’eccellenza del turismo montano, il Trentino Alto Adige, è il vero paradiso. Perché la montagna avvicina a Dio ma, soprattutto, allontana dall’uomo. E fare chilometri di sentieri in alta quota senza incontrare anima viva è la vera vacanza.