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Sopra la morte di Vincenzo Monti

Creato il 13 aprile 2015 da Ivanalessia
Morte, che se' tu mai? Primo dei danniL'alma vile e la rea ti crede e teme; E vendetta del ciel scendi ai tiranni, Che il vigile tuo braccio incalza e preme. Ma l'infelice, a cui de' lunghi affanni Grave è l'incarco e morta in cuor la speme, Quel ferro implora troncator degli anni, E ride all'appressar dell'ore estreme. Fra la polve di Marte e le vicende Ti sfida il forte che ne' rischi indura; E il saggio senza impallidir ti attende. Morte, che se' tu dunque? Un'ombra oscura, Un bene, un male, che diversa prende Dagli affetti dell'uom forma e natura. 
testo tratto dal sito Liber Liber

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