Sopravvivere in carcere

Creato il 03 marzo 2016 da Girolamo Monaco

La prima cosa per sopravvivere in carcere: evitare di pensare.

Ancora non ho capito nulla, ma a che serve capire?

Si guarda ancora al passato come insieme di fatti chiusi e lontani, estranei e lontani, da dimenticare più che ricordare e rivivere. Si cerca di segregare la memoria in luoghi inaccessibili, anestetizzati con il divieto della memoria.

Invece il passato attraversa continuamente il presente, nell'oggi dello stare chiusi, mischiato ai fatti della detenzione e dentro i pensieri.

Non si può non vivere, al tempo stesso, che nel presente e nel passato, che coincidono nella consapevolezza, nel flusso interminabile e inevitabile dei ricordi, nelle parole che fanno i pensieri e costruiscono i desideri.