Sabato 4 giugno 2011 si inaugura alle ore 18.30 presso la galleria Metamorfosi in Piazza Antonio Fontanesi 5/A a Reggio Emilia, la mostra Soqquadro Factory degli artisti:
Turi Angilella, Maurizio Bono, Elisabetta Fontana, Cinzia Li Volsi, Nadia Misci Conter, Roberto Perocco, Roberta Peverelli.
La mostra è dedicata ad artisti che hanno recentemente lavorato con l’associazione Soqquadro
DURATA: dal 4 al 18 giugno 2011
INAUGURAZIONE: sabato 4 giugno ore 18.30
ORARI: martedì, mercoledì, venerdì e sabato ore 10.00/13.00 e 16.00/20.00
LUOGO: galleria Metamorfosi
INDIRIZZO: Piazza Antonio Fontanesi 5/A – Reggio Emilia
CURATRICE: Marina Zatta
INFO: tel. 0522.1710432, cell. 333.7330045
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www.soqquadro.eu – www.artemetamorfosi.it
Soqquadro è un’associazione culturale che opera particolarmente sul territorio romano dall’ottobre del 2000. In questi anni, sotto la direzione artistica di Marina Zatta, ha realizzato circa centocinquanta mostre d’arte in spazi pubblici e privati. Nel tempo gli artisti che hanno esposto con Soqquadro hanno superato la soglia dei cinquecento aderenti e tra essi figurano pittori, scultori, performer, fotografi che si esprimono in diverse espressioni d’arte, dall’informale al figurativo, dall’astratto alla pop art, dal surreale al concettuale, tutte le correnti di ricerca artistica contemporanee sono state rappresentate nelle esplorazioni espositive di Soqquadro.
Da un anno Soqquadro ha iniziato una fruttuosa collaborazione con la galleria Metamorfosi di Reggio Emilia e l’incontro tra Marina Zatta e Anna Paglia, vivace curatrice dello spazio Metamorfosi, ha dato viva a quattro precedenti esposizioni, che hanno tutte riscosso un buon successo di pubblico.
Con questa quinta mostra Soqquadro chiude l’anno lavorativo prima delle vacanze estive dedicando l’esposizione ad alcuni degli artisti che hanno recentemente collaborato con l’associazione.
Turi Angilella definisce queste foto “quadri fotografici” perché non sono una pura e semplice riproduzione della scena che gli si pone davanti agli occhi. Le foto esposte e quelle che sta realizzando su altre tematiche, seguono un percorso che si avvicina a quello che si intraprende nel compiere un’opera d’arte dipinta. Sono fotografie - senza trucchi, mai corrette al computer se non nel bilanciamento del bianco e nero, realizzate lavorando sui tempi e diaframmi, con gli ISO, sul movimento – che evocano immagini fantastiche, surrealiste. Le immagini diventano fuggevoli, la transitorietà si nasconde ad ogni angolo e quella magica evanescenza di cui sono pervase trasforma la parola “fine” in “cosa succederà dopo”. Forme simboliche di un linguaggio in cui la luce intrappolata diventa guida nelle penombre dell’esistenza.
L’opera di Maurizio Bono , “Petrolio” nasce dall’idea che noi tutti siamo figli delle macchine e di ciò che le muove, rapiti da ingranaggi che troppo spesso ci rendono soli in mezzo a gente sola. Petrolio evidenzia la solitudine di chi è schiavo di un sistema che lascia pochi margini alla libertà: non è un inno alla libertà, ma rappresenta coloro che la cercano.
Elisabetta Fontana è interprete dell’universo informale attraverso percorsi dell’anima, di rielaborazioni materiche e interiori che la portano a far uscire le sue creazioni allo scoperto. Trova nella pittura il canale espressivo per comunicare la sua interiorità
attraverso opere d’arte dal particolare impatto visivo.
Clivo (pseudonimo di Cinzia Li Volsi) opera nell’ambito della Fiber art : ha realizzato arazzi, sculture, rilievi tessili, installazioni. Oltre alle tecniche tradizionali, la sua ricerca include sperimentazioni personali di materiali e procedure. I materiali, naturali ma anche d’uso quotidiano, di scarto e di recupero (pluriball, incarti di caramelle, lattine…) sono scelti per le loro potenzialità espressive e di contenuto: alludono, evocano, raccontano, talora denunciano. L’attività artistica coincide con una sorta di artigianalità spirituale, la magia del gesto primo, atavico, che assume la materia e le dà un’anima. La riflessione sulle urgenze delle problematiche ambientali ha ispirato diverse opere.
Per Nadia Misci Conter la pittura, e soprattutto i colori, sono la sua vita. Attraverso di loro cerca di esprimere i sentimenti che in questi ultimi anni la stanno accompagnando, con la stessa naturalezza di un bambino che scopre il mondo. E se nel rosso vede il passato, nel blu i desideri sfumati, nel verde vede la speranza di un mondo migliore…
Roberto Perocco, influenzato da teorie materialistiche e relativiste, sviluppa la propria ricerca attorno al rapporto Uomo-Natura in bilico fra possesso e appartenenza, Filosofia e Scienza; non esprime messaggi intelligibili, ma piuttosto provoca, isola e sospende dei momenti, situazioni e fenomeni, ora oggettivandoli,ora ponendoli in equilibrio.
Considera il linguaggio un mezzo espressivo con limiti superabili dall’arte. La sua produzione non rimanda a nessun messaggio, sfugge ad una interpretazione univoca e si propone come fenomeno che ne induce altri come reazioni fisiche, mentali, emozionali.
Roberta Peverelli in questa mostra espone tre opere in cui la Natura è al centro dell’esplorazione dell’artista; Abyss è un viaggio negli abissi più remoti della coscienza dove non c’è luce e gli oggetti e le forme appaiono indistinti. Star Implosion nasce per l’influenza sull’artista per il cielo stellato e rappresenta la fine di una stella che cade in un buco nero. Infine Sea Wish esprime il desiderio di una natura incontaminata, così com’è stato in passato, mentre la realtà di oggi è mutata e l’azzurro intenso del mare appare offuscato da cupi colori che avanzano dall’orizzonte.