Gli scavi a Zultépec-Tecoaque, in Messico
(Foto: INAH)
Tra gli oggetti ritrovati vi è anche un trono in roccia vulcanica, roccia utilizzata ampiamente per la costruzione anche di ornamenti pre-ispanici, quali un cilindro scolpito con il pittogramma del dio azteco Ometochtli, altrimenti detto "Due coniglio". Gli Acolhua hanno utilizzato le cisterne come quelle in cui è stato trovato lo scheletro, del diametro di 130 centimetri, per conservare le acque piovane da utilizzare quando altre fonti di acqua si fossero esaurite.
Finora i ricercatori hanno scavato 13 cisterne ma questa è la prima volta che è stato trovato, all'interno di una di queste, uno scheletro. La zona di scavo è rinomata per l'elevata produzione di pulque, una bevanda alcolica a base di linfa fermentata della pianta maguey.
Lo scheletro sepolto nella cisterna apparteneva ad uomo di circa 25 anni, di sesso maschile e alto all'incirca 160 centimetri. Ulteriori studi permetteranno di acquisire altre informazioni su di lui e sulle cause della sua morte. I ricercatori pensano che possa trattarsi di un personaggio che rivestiva, all'interno della sua comunità, una certa importanza. Ad accompagnare il defunto sono state trovate caraffe per il pulque e le costole e le vertebre di almeno tre bambini, uno dei quali mostra chiari i segni di bollitura e, forse, di cannibalismo.