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Sorpresa a luci rosse in metropolitana

Creato il 25 aprile 2012 da Fra
Sorpresa a luci rosse in metropolitanaCi ho messo tre settimane ad accorgermene. Tre settimane in cui il nuovo lavoro mi porta, ogni pomeriggio verso le sei, ad imboccare la scalinata della metro alla fermata Maelbek, la sorella povera e non famosa di Schuman. 
Al termine delle scale che portano ai binari c'è una vetrata oscurata dall'interno da spesse tende nere, che all'inizio avevo immaginato indicassero un negozio chiuso. Uno dei tanti venditori sotterranei di pessime brioches e caffè annacquati, giustamente fallito. L'altro giorno, però, è comparsa la lavagnetta pubblicitaria. Scritto con il gesso, nello stile dei migliori bistrot parigini, c'era il menu del locale. "Cocktails , musica, bla bla bla...con strip bar".
STRIP BAR??? In metropolitana???
Ho riletto con calma per verificare che non fosse un'allucinazione. Sì, la lavagnetta carina da bistrot pubblicizzava proprio uno strip bar, aperto dalle 16 in poi ogni pomeriggio, e proprio lì, in metropolitana. Dietro le tende spesse non c'erano i resti di un negozio, ma un bordello diurno.
A ben guardare, un po' di luce trapelava da sotto i tendoni anti-guardoni. E in effetti ho iniziato a notare il passeggio di qualche signorina un po' troppo ossigenata lì intorno, non classificabile come stagista (troppo matura), né come europarlamentare italiana (i vestiti non erano di marca).
Non per pensare male, ma essendo il locale proprio nel cuore del quartiere europeo, praticamente nei sotterranei dei palazzi delle istituzioni, mi è venuto il sospetto - confermato da fonti riservate - che il locale sia praticamente un invito al funzionario stanco dopo la giornata tra le scartoffie. 
La conferma sembra venire anche dalla descrizione del locale fatta da una guida online, dove il Manhattan (ha pure un nome insospettabile) viene definito "una piccola perla" nella stazione di Maelbek. Secondo la guida, il locale, aperto nel 1991 - praticamente insieme al Trattato di Maastricht - è uno dei più vecchi striptease di Bruxelles, "aperto unicamente durante la settimana e frequentato da funzionari e curiosi della zona". 
Che dire, mi ero immaginata che scegliessero qualcosa di un po' meno trash, visti i lauti stipendi. Ma no, assicura la recensione, non si spende tanto: "Non abbiate paura che si tratti di un locale con le bottiglie di champagne da 1000 euro. Le affascinanti padrone di casa non sono lì per farvi svuotare il portafoglio. Al contrario, Aide, Aurora, Anastasia e le altre sono lì solo per farvi dimenticare le vostre lunghe giornate, signori".
E poi non diciamo che la UE va a puttane.

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