un fotogramma tratto dalla pellicola
V for Vendetta
Di tutti i film che ci si potrebbe aspettare di vedere sintonizzandosi sulla televisione nazionale cinese, la China Central Television controllata dal governo e nota per la censura e la propaganda, nessuno si sarebbe immaginato di poter assistere alla proiezione, senza censure, di V for Vendetta.
Motivo dello stupore è che in molti credevano che la pellicola, che narra di un attivista mascherato che incita il popolo a sollevare una rivolta contro un governo totalitario, fosse stata proibita in Cina. V For Vendetta, però, non è mai stato distribuito nelle sale cinematografiche cinesi non a causa della severissima censura ma per il limite imposto al numero di pellicole straniere che possono essere distribuite ogni anno in Cina; limite che nel 2005, anno in cui il film fu prodotto, era già stato raggiunto.
La messa in onda del film potrebbe essere il primo passo verso un allentamento dei cordoni della censura da parte del Partito sulla televisione di Stato. All'indomani della sua nomina, avvenuta poco più di un mese fa, uno degli impegni assunti dal nuovo Segretario Generale del Partito Comunista, il generale Xi Jinping, è stato, infatti, quello di avviare delle riforme economiche e di smorzare la censura. La trasmissione del film potrebbe essere, dunque, un primo passo della televisione cinese per valutare le reazioni degli spettatori ad una programmazione più aperta e variegata nei contenuti.
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