Magazine Racconti

..Sorry..

Da Susy @_talkischeap_

..Sorry..

Sempre la solita scena nella mia mente. Ricordi che non vogliono andare via. Decisi allora cosa fare, lo chiamai, feci in modo di farlo arrivare da me.  Passarono solo pochi minuti e solamente la sua assenza mi faceva soffrire; è proprio vero, la passione brucia nel corpo di ogni singola persona come un fuoco che non ha intenzione di spegnersi.

Suonò il campanello e improvvisamente una vampata di calore invase il mio corpo, Sì credo che mi stessero per venire degli spasmi. Presi coraggio ed andai ad aprire la porta. [Qualche settimana prima avevamo litigato, mi aveva vista mentre baciavo un altro e così andò su tutte le furie.. In preda alla collera mi disse che se l'avessi rifatto, o che se mi avesse vista un'altra volta mi avrebbe ammazzata. Ma in cuor mio sapevo che non l'avrebbe mai fatto. Lui mi ama. Sì, mi ama.]

Aprì la porta e lo vidi in piedi di fronte a me con una scatola di cioccolatini in mano. Era proprio come credevo, mi amava e voleva stare con me; era acqua passata lo sbaglio che avevo fatto. Quando i miei occhi si posarono su di lui non potei fare a meno di notare quanto fosse bello, così alto, le sue gambe sorreggevano un busto riaceo;  non poteva provare invidia per nessun altro essere al mondo. Il suo viso magro e uno sguardo capace di strapparti il cuore.

Entrò. Posò la scatola sopra al tavolo di fronte al divano e prese a fissarmi con uno sguardo duro e freddo che mi fece rabbrividire e rimasi sconcertata.  Ma in un attimo mi venne incontro e mi scaraventò sul divano. Iniziò a baciarmi violentemente. Mi desiderava. Le sue mani scivolarono sopra i miei fianchi e mi sfilò la maglietta ed entrai in iperventilazione. Quando fui completamente nuda le sue labbra, la sua lingua iniziarono a visitare ogni piccola parte del mio corpo.  Un brivido mi percorse la schiena. Il piacere cresceva, e fu in quel momento che avvertì come se un arcobaleno di colori stesse per esplodere dentro di me. Improvvisamente si fermò ed estrasse una corda dalla sua giacca. Mi portò in camera da letto e mi legò con la corda. Un sottile e strano stato di perversione mi invase, ma mi eccitava. Poi uscì dalla stanza. Dopo pochi secondi rientrò, ma si fermò sulla porta e con lo sguardo rivolto al pavimento, così fui spinta dalla curiosità di guardare.

Quello che vidi. Non potevo credere ai miei occhi! Cominciai ad avere la paura, nella mano sinistra impugnava un coltello con una lama lunga e affilata. Sudavo, ma questa volta non come la prima. Annusai la paura, la sentì sotto pelle. Avanzò e si sedette accanto a me e mi incitò a stare tranquilla. Scaldò la lama e la posò sul mio petto. Urlai. Il dolore era insopportabile. Bruciava e nello stesso tempo sentivo un pizzicorio sul corpo e urlai di nuovo. Sentivo la lama che affondava dentro la mia pelle. Piangevo, ma anche le lacrime che scendevano bruciavano, erano lacrime amare. Niente poteva fermarlo. Passarono diversi minuti quando lui si rivolse verso di me a fissarmi, avrei desiderato dirgli qualcosa, e nel momento in cui presi coraggio per farlo, lui mi anticipò e disse solo due misere parole “Ti Amo”, e affondò la lama.

Ecco cosa successe quel giorno. Ecco quello che provai. E’ stato straziante, mi sentivo morire. Alquanto strano è quello che incise sul mio corpo e che porterò con me per il resto della mia vita. Una parola “SORRY!” ecco cosa scrisse. Sembrano così banali certe parole, mi chiese scusa in questo modo. Mi disse “Ti Amo”.

Sorprendente l’amore, un sentimento talmente forte che porta le persone a diventare irrazionali e folli. Le spinge a compiere cose disumane.


Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog