Se parlando con un genitore chiedessimo cosa crede sia l'adolescenza, tendenzialmente ci sentiremmo rispondere che l'adolescenza è un periodo di confusione, ricco di cambiamenti d'umore e di emozioni altalenanti.
In effetti è vero che gli adolescenti affrontano diverse sfide e pressioni sociali, che sono tappe che il giovane percorre avvicinandosi all'età adulta, e che alcuni vivono con difficoltà.
Bisogna far notare che fino a poco tempo fa si era soliti, esperti compresi, minimizzare questi cambiamenti d'umore e di comportamento giudicandoli come qualcosa di normale, tipica dell'adolescenza, come una "fase" da superare per crescere.
Ora invece dobbiamo imparare a capire che questi problemi non sempre possono essere considerati come un aspetto normale del processo di crescita. Sono molti gli adolescenti che presentano sintomi come:
- Mancanza di gioia;
- Confusione mentale;
- Tendenza all'isolamento;
- Il ritenersi incompresi;
- Comportamento ribelle.
Questi (e altri) sono sintomi che i genitori "devono" notare nei figli, perché possono e devono essere considerati come indice di qualcosa di più grave.
Essi, infatti, possono essere indicatori di uno stato di depressione del giovane.
Nel mio saggio "Conflitti tra genitori e figli, La crisi del dialogo nella famiglia contemporanea", un e-book breve, in cui ci sono tutte le nozioni generali per spiegare le difficoltà e le possibilità di creare un dialogo con i figli adolescenti, che potete trovare in formato PDF qui.
Gli adolescenti sono tanto esposti alla depressione quanto gli adulti. E la depressione è una condizione che va presa sul serio a tutte le età. Può interferire in maniera significativa con la vita di ogni giorno, con i rapporti e le relazioni sociali, e in generale con il benessere psicologico della persona. Nei casi più gravi, la depressione può portare al suicidio.
Per gli individui più giovani, come gli adolescenti, fortunatamente, la depressione in questi soggetti risponde efficacemente ad una varietà di programmi terapeutici (sia psicoterapici, che farmacologici).
L'insorgere della depressione negli adolescenti è molto frequente, perché l’adolescente deve affrontare ed elaborare il distacco dai genitori, e di conseguenza deve fare i conti con il ridimensionamento del senso di onnipotenza e dell’idealizzazione, e quindi è portato ad affrontare le delusioni rispetto ai propri sogni, ai propri progetti, ma anche il dover accettare i propri limiti legati anche alla identità sessuale, al proprio corpo che cambia ed alle differenze generazionali.
L’adolescenza è un periodo sensibile, di transizione, nel corso del quale è possibile il manifestarsi e il richiedere un intervento adeguato a specifici disturbi che non necessariamente corrispondono a rigide strutture patologiche.
Il criterio che permette di distinguere percorsi di sviluppo normali da percorsi patologici non è solo fenomenologico-comportamentale, ma anche, e soprattutto, temporale di transitorietà/persistenza.
L’umore depressivo fisiologico è normale nel giovane adolescente quando questo è intermittente, instabile e sensibile alla situazione ambientale.