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SOS Italia

Creato il 11 dicembre 2008 da Enricara
SOS Italia

La crisi economica e i bambini
La crisi economica spinge sotto la soglia di povertà quasi 960 milioni di persone, e i bambini ne pagano le conseguenze più dure.
Il recente rapporto della FAO aggiunge 40 milioni di individui alla lista di quanti sono sotto la soglia di povertà; seguendo questa tendenza, il numero di uomini, donne e bambini poveri nel mondo dovrebbe sorpassare il miliardo di unità tra il 2009 e 2010, allontanando drasticamente l’obiettivo di dimezzare la fame nel mondo nel 2015.
Gli incrementi sproporzionati del costo dei beni di prima necessità degli inizi di quest’anno - seppure in parte rientrati negli ultimi mesi - hanno segnato un aumento del 30% rispetto al 2007.
Cosa vuol dire questo per i bambini?
Helmut Kutin presidente di SOS Villaggi Dei Bambini – associazione no-profit che da 60 anni si occupa di aiutare bambini e famiglie in difficoltà in 132 paesi del mondo – ha dichiarato: “l’aumento vertiginoso del costo dei beni di prima necessità sta mettendo molti bambini – già in difficoltà – in condizioni sempre più a rischio. Nel nostro lavoro con i programmi di rafforzamento familiare vediamo quotidianamente i bambini divenire più vulnerabili quando i loro genitori affrontano serie pressioni socio-economiche. In molte comunità, principalmente in Africa, Asia e America Latina, la crescita del costo della vita sta costringendo molti genitori a prendere decisioni estreme per riuscire a rispondere alle necessità di base dei propri bambini”.
La crisi economica, che per alcuni può voler dire forse avere qualche regalo in meno sotto l’albero, per milioni di bambini si traduce in lavoro minorile, malnutrizione, abbandono.
La solidarietà internazionale, di governi e singoli individui, è lo strumento fondamentale per arginare la vera crisi, quella che costa vite umane.
I programmi di sostegno a distanza dei bambini orfani e abbandonati o di sostegno familiare e di prevenzione all’abbandono possono fare la differenza nella vita dei bambini e delle famiglie.
Luca Panarella
http://www.sositalia.it/aiuta/
SOS Villaggi dei Bambini Onlus è un’organizzazione a respiro internazionale, impegnata sia nell’assistenza ai bambini in difficoltà che nella prevenzione all’abbandono. In Italia lavora prevalentemente con l’affido familiare, mentre nei paesi in via di sviluppo promuove entrambi gli ambiti di intervento, ovvero assistenza e prevenzione. Da più di sessant’anni la famiglia SOS è impegnata in 132 paesi del mondo, aiuta ogni anno circa 72.000 bambini orfani o abbandonati, così come un milione di persone che rientrano nei suoi programmi integrati di sostegno ai bambini e al loro contesto familiare: oltre all’accoglienza, sanità, si occupa di istruzione, formazione professionale e rafforzamento familiare. www.sositalia.it
Per ulteriori informazioni:
SOS Villaggi dei Bambini
02.55231564
[email protected]
Questo breve articolo è stato scritto dall'associazione "SOS Italia", un associazione che si occupa come potete ben vedere di beneficienza e solidarietà tramite anche adozioni di bambini... Io sono sempre molto scettico riguardo alle associazioni, così ben organizzate, così appariscenti e, giustamente, bisognose di denaro per potersi mantenere... Il denaro è quello che alla fine diamo "noi benefattori", una quota infatti è sempre in parte destinata a stipendi (anche se dicono di essere volontari), pubblicità, viaggi etc... E per di più non si sa mai dove vadano a finire e in che parte questi nostri soldi... Ecco perchè diffido da tutto ciò e dico che sarebbe meglio appoggiarsi a persone fidate, che si conoscono, che possono dirci dove finiscono i soldi che noi diamo... L'ideale sarebbe anche, ad esempio, dopo un'adozione a distanza, andare a vedere come sta il bambino adottato, come e dove viva, insomma se ciò che diamo a lui va effettivamente a lui...
Ma con ciò non voglio sminuire il lavoro di nessuno, neanche delle associazioni, altrimenti non avrei pubblicato l'articolo, per cui mi raccomando, anche in tempo di crisi, recessione e quello che volete, un panettone in meno per noi = un pezzo di pane in più per loro...
Ps: sulla destra trovate anche un collegamento diretto al sito da cui avere maggiori informazioni e contattare direttamente organizzatori e responsabili!

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