Le mamme lo sanno: bisogna ingegnarsi per non soccombere alla capacità distruttiva, mentale e fisica, dei dittatori in formato soldo di cacio. Quando ormai, non solo, hai scomodato tutti i Santi, ma li hai tirati giù per la tonaca in cerca di aiuto e anche supplicati scrollandoli poco gentilmente e addirittura presi a male parole, e così spesso da considerarli come quegli amici troppo buoni di cui tutti si approfittano e pensi che potreste chiudervi in conclave a far baldoria per farti perdonare, ecco, proprio allora scatta l’istinto di sopravvivenza di cui Madre Natura ti ha gentilmente fornito, e cominci a farti furba.
- Approfitta spudoratamente dell’aiuto di tutti. I nonni sono la manna dal cielo dei giorni nostri.
- “Vuoi far piangere la mamma?”: fare biecamente leva sui sentimenti dei tappetti è accettabile, in casi estremi.
- Anche sfruttare la loro innocente credulità: “Babbo Natale ti vede tutto l’anno e si ricorda come ti sei comportato quando sarà ora di portare i regali!”
- La pausa pipì è sempre un’ottima scusa per staccare e recuperare. Anche lunghe e frequenti vanno bene, alla pipì non si comanda!
- I cartoni animati sono meglio del consulente matrimoniale: per poter parlare in pace senza mini guastatori o per rilassarsi grandi e piccoli insieme.
- Notte in bianco, ma il pupo è ancora pieno di energie: giocare a nascondino ti permette di chiudere gli occhi e dormire qualche secondo.
- Le bugie a fin di bene non fanno diventare stupidi: “Ma queste non sono verdure, sono ortaggi. Anche agli ortaggi le verdure stanno antipatiche. Se mangi gli ortaggi le verdure capiranno finalmente che non ti piacciono”.
- In automobile le hai provate tutte e proprio non c’è modo di farlo smettere di piangere: alza il volume della radio.
- W la passeggiata all’aria aperta: “Scendi il bimbo che lo stanco!”
- Giocare agli indiani: “Adesso stai qui buono e ti lego un pochino … la mamma torna subito.”