Cittadinanza, Kyenge rilancia sullo 'ius soli'.
Il Pdl: "Quella legge minaccia per il governo"
Il nuovo fronte di scontro nella maggioranza riguarda ancora il campo dei diritti civili. Il ministro ritiene prioritario il riconoscimento del passaporto per i figli, nati in Italia, di immigrati 'consolidati'. Gasparri: "Mai un provvedimento simile". Il Pd: "Non accettiamo diktat"
Cosa succede negli altri paesi?
Ogni paese ha le sue regole per quanto riguarda il diritto di cittadinanza, ma la scelta di base che ogni ordinamento deve fare è quella tra "ius soli" e "ius sanguinis". Nei diversiPaesi dell'Unione europea, le procedure e le condizioni per l'acquisizione della cittadinanza cambiano caso per caso.In modo simile all'Italia, anche in Danimarca, Grecia e Austria è difficoltoso ottenere la cittadinanza per chi è nato nel territorio del Paese da genitori stranieri.
Anche in Irlanda, Belgio, Portogallo e Spagna vige lo ius sanguinus, ma le norme sono decisamente più morbide rispetto a quelle italiane. In Irlanda, ad esempio, i nati nel Paese da genitori stranieri possono ottenere la cittadinanza se anche uno solo dei genitori ha un permesso di residenza permanente o ha risieduto regolarmente nel Paese per almeno tre anni prima della nascita del figlio.
Le regole vigenti in Germania sono un po' più rigide di quelle irlandesi, ma sempre più morbide rispetto a quelle italiane. I bambini nati a partire dal 1 gennaio 2000 sul territorio tedesco da genitori non tedeschi acquisiscono la nazionalità se almeno uno dei due genitori ha il permesso di soggiorno permanente da almeno tre anni ed è residente in Germania da almeno 8 anni.
In Gran Bretagna si è cittadini alla nascita se almeno uno dei due genitori è già cittadino britannico, o è legalmente residente nel paese a certe condizioni (il che di solito avviene dopo quattro anni di residenza e lavoro continuativo).
In Australia, dopo il 1986, si è cittadini alla nascita solo se almeno uno dei genitori è già un cittadino australiano o è residente permanente. I bambini nati in Australia da genitori che non sono cittadini australiani o residenti permanenti, acquisiscono automaticamente la cittadinanza australiana al compimento del 10° anno d'età se hanno vissuto la maggior parte della loro vita in Australia.
Altri paesi in cui vige lo ius sanguinis sono Armenia, Bulgaria, Croazia, Finlandia, Israele, Polonia, Serbia, Turchia, Ucraina, Ungheria.
In Francia vige lo ius soli fin dal 1515. Attualmente vige addirittura il cosiddetto "doppio ius soli" che facilita l'ottenimento della cittadinanza per chi nasce sul territorio nazionale da stranieri a loro volta nati sullo stesso territorio (cittadini naturalizzati). Chi è nato invece da cittadini stranieri, se ha avuto almeno 5 anni di residenza in Francia dall'età di 11 anni può acquisire la cittadinanza facendone richiesta una volta compiuta la maggiore età.
Negli Stati Uniti, così come in Argentina, Brasile e Canada, vige lo ius soli senza alcuna ulteriore regolazione: chi nasce negli Stati Uniti è cittadino americano. sabato 4 Maggio 2013 18:54
IUS SOLI: FINIREMO COME I PELLEROSSA
http://247.libero.it/rfocus/17781286/1/ius-soli-finiremo-come-i-pellerossa/
Riprendiamo riflessioni di Gabriele Adinolfi sull'ormai prossima scomparsa della Nazione Italia, grazie al governo clericalcomunistaprogressista che ci imporrà la resa alla globalizzazione, all'insalata mista indigeribile tipo Usa. E così faremo la fine del glorioso popolo dei Pellerossa. Ed in 70 anni la partita sarà definitivamente persa per l'Italia e per l'Europa
Questo Adinolfi, nel1968 frequentò gli ambienti romani delMovimento Sociale Italianoper un breve periodo,Dal1970si spostò nell'areaextraparlamentarediestrema destra e fondò Terza Posizione, fa il paio con Gasparri, che è solo un po' più moderato.
Adinolfi ha fatto un paragone del 'menga' dimenticando di dire che i Padri Pellegrini e i successivi colonizzatori delle Americhe, hanno decimato i nativi con armi da fuoco, batteri e malattie fino ad allora sconosciute nei loro paradisi incontaminati.
Io taglierei la testa al toro : chi nasce in uno Stato, è cittadino di quello Stato, con tutti i diritti e doveri che ne conseguono; non si possono trattare degli esseri umani come vaghe entità prive della loro umanità, in balia di un Gasparri qualsiasi.