Un altro danno per la provincia e per l’economia
È arrivata la conferma ufficiale, ma era già per aria da più di una settimana, che dal prossimo 18 luglio le navi del gruppo Grimaldi non effettueranno la linea Trapani-Tunisi e viceversa: sarà sospesa, si dice almeno per ora, per circa tre mesi, e la motivazione ufficiale sembra essere per sistemazione della nave (come se la Compagnia non ne avesse un’altra da rimpiazzare). È questo un altro colpo per l’economia precaria della provincia. Le navi Grimaldi, in questi ultimi anni, avevano svolto un servizio prezioso alla società, alla città e provincia di Trapani (ma anche all’intera Isola), ai numerosi tunisini e a quei cittadini che usufruivano di questo servizio, turisti e operatori economici. Se ci atteniamo alle cifre, notiamo che il flusso di passeggeri, merci e auto è stato considerevole. Nel solo anno 2012, con un totale di 49 viaggi in andata e ritorno, sono state trasportate ben14.523 passeggeri (5.921 in arrivo e 8.602 in partenza). Da notare anche che l’affluenza è stata tale e lo è tuttora, soprattutto nei mesi estivi, che ogni volta rimangono a terra dalle 10 alle 20 persone. Per il comparto merci sono state trasportate 13.442 tonnellate di prodotti (4.864 in arrivo e 8.578 in partenza), con 673 tir imbarcati (288 in arrivo e 385 in partenza). Per il settore autovetture sono state fatte salire 4.483 macchine (1.846 in arrivo e 2.637 in partenza), per un totale di metri lineari 5.678 (2.400 e 3.278).
Ci si chiede da più parti, Associazioni e operatori turistici, economici e sociali, come mai questa sospensione avvenga nel periodo estivo, momento in cui il fabbisogno di un mezzo di trasporto è maggiore, e non nella fase invernale? Come non pensare di sospendere la linea Palermo-Tunisi, anziché la Trapani-Tunisi, considerato che la Compagnia “Grandi navi veloci” effettua già la stessa tratta?
L’Associazione “Italia-Tunisia”, appena avuta la conferma della notizia, si è messa immediatamente in contatto con la Compagnia per chiedere le motivazioni che l’hanno indotta a interrompere il collegamento in un periodo molto affollato e hanno invitato la stessa a soprassedere alla sospensione, rimandandola al periodo invernale, o di trovare un’altra soluzione alternativa che riduca il disagio acclamato, ma fino al momento in cui scriviamo, non c’è alcuna risposta.
SALVATORE AGUECI
(Pubblicato sul quotidiano “La Sicilia” del 06/07/2013 a pag. 1 e 31)