Sosteniamolancona, l’evidenza dei fatti

Creato il 01 febbraio 2015 da Stefano Pagnozzi @StefPag82

Ad Ancona continua la strada del “vorrei, ma non posso”, a distanza di mesi da richieste presentate nel rispetto di normative e indicazioni condivise in molti incontri, non viene ancora concessa quella che sarebbe una naturale conseguenza della situazione creatasi grazie al lavoro dei tifosi e delle associazioni dei tifosi che partecipano alle rispettive società.
Nonostante l’Ancona sia una società a tutti gli effetti partecipata dai tifosi e corrispondente alle indicazioni previste dall’Osservatorio delle manifestazioni sportive, e sopratutto alla determina della Lega Pro (2014) allegata alla Task force 2.1 sempre del 2014, rimane ancora sospesa la possibilità per società da considerare fidelizzate di poter concedere a tutti i propri tifosi senza distinzione la possibilità di acquistare biglietti per le partite in trasferta.
Eppure ad Ancona il buon senso volendo, non manca, se nonostante tutto  sono state tolte alcune barriere che sembravano irrinunciabili senza che questo comportasse alcun danno per la società, e si siano evitate altre criticità in varie occasioni proprio grazie ad un percorso di responsabilizzazione che però non sembra, per il momento, portare da nessuna parte.
Un ulteriore dimostrazione del lavoro svolto dai tifosi che si sono impegnati nella partecipazione e che ha portato a far divenire la figura dello SLO d’interesse per tutti gli attori in campo a livello nazionale,  è ad esempio quello che finalmente è accaduto ieri quando, anche se solo alla fine del primo tempo, una quota di tifosi del Teramo sono potuti entrare nel settore riservato agli ospiti anche se non fidelizzati, (privi cioè dellla tessera del tifoso).
Un esempio concreto di quello che sarebbe possibile fare e viene fatto, al momento solo grazie al buon senso di alcuni operatori (anche fra le forze di polizia), soprattutto in virtu di un attività costante d’informazione e comunicazione che ad Ancona è iniziata già in serie D con la costituzione del CRT.
Ovviamente la domanda fra le tante, (che pero ci teniamo per noi per carità di patria) perchè continuare in giochini e giochetti, quando esiste una regolare procedura e la reale possibilità di adempimento capace anche di dare una svolta in quel percorso che come ricordato a Spoleto nel 2013 dovrebbe portare a far tornare il calcio una risorsa e non un semplice problema di ordine pubblico ?DM
da: sosteniamolancona.it

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