Sotto gli occhi del Maestro

Sotto gli occhi di Arrigo Sacchi, ora Responsabile delle Nazionali Giovanili, l’Olimpica – o più comunemente nota Under-21 – spera in vista di Danimarca 2011: la fase finale dell’Europeo che ha visto trionfare gli Azzurrini per ben 4 volte {1994-1996-2000-2004} negli ultimi vent’anni.

Con la rete di Soriano, degna della migliore scuola di contropiede italiana, gli azzurri raggiungono il Galles in vetta al Gruppo 3 con 13 punti, uno in più dell’Ungheria, ma hanno disputato un match in più dei rivali. Se non si vorrà guardare dalla tv cosa accadrà il prossimo giugno e tra due meno di due anni a Londra occorre tifare perchè i magiari non vincano e rifilare più pere possibili al Galles martedì sera.

L’elenco delle assenze per un match che, perso, avrebbe segnato l’eliminazione diretta era lungo un km {Santon, Balotelli, Macheda, Di Gennaro, Poli}. Pochi sussulti nei primi 45′. Una occasione per Paloschi al 1′, poi tanti calci di punizione a disposizione di Pasquato, che però non riesce mai a trovare la conclusione decisiva. Okaka fa un buon lavoro, ma non è supportato a dovere.  Nella ripresa piovono cross dalla trequarti nell’area bosniaca, ma la situazione non si sblocca se non al minuto 76, su asse blucerchiato.

Tempi duri per una volta noti come “I Gioielli di Tardelli e Gentile”.

Capaci di successi strepitosi, intessuti di emozioni, di preziosità, di promesse. Regno dorato del futuro, capace, una volta, di spazzare via le delusioni nel giugno, fino a Berlino 2006, storicamente maledetto… perfino la paura che i nostri vivai, sommersi dalla stranierite, si stessero inaridendo. Sofferenze che durano decine di minuti, poi riprendersi, alternare squisitezze tecniche a furibondi recuperi – la grinta di Gattuso aww -, avere culo e poi darlo in cambio, illudersi e poi meritare. Tutto, sul campo. Con l’energia tipica di un ventenne.

In bocca al lupo a loro e alla Nazionale di Cesare Prandelli che, questa sera, comincia la sua corsa verso Euro2012 a Tallin.